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Ercolano. Addetti in malattia, scavi chiudono in anticipo

Basta davvero poco. Due addetti in malattia e scoppia il caso. Gli scavi di Ercolano hanno chiuso in anticipo per mancanza di personale. Ieri, 6 luglio, le porte sono state serrate alle 13.00 invece che alle 19,30 ora di chiusura. I pochi addetti presenti sono stati costretti a invitare i visitatori a uscire perché mancavano i vigilantes.

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Per la soprintendenza “la condizione di Ercolano è particolarmente complicata poiché per l’area archeologica sono disponibili solo 36 addetti alla vigilanza distribuiti su 5 turni (mattina, pomeriggio, notte, franco e riposo). Il che significa disporre di un massimo di 6/7 custodi per turno per un’area di 4,5 ettari, dotata di 3 ingressi, anch’essi da sottoporre a controllo”.

L’area archeologica di Ercolano dal 1997 è stata inserita, insieme agli Scavi di Pompei e alle ville di Oplontis, nella lista dei siti del patrimonio mondiale dell’umanità redatta dall’Unesco.

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