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33° Torino Film Festival: Keeper il vincitore. Premi e film da non perdere

Keeper, Guillame Senez, torino film festival

33° Torino Film Festival: la giuria capitanata da Valerio Mastandrea ha sentenziato, Keeper è il film vincitore.Keeper, Guillame Senez, 33° Torino Film Festival

  • Keeper, diretto da Guillaume Senez
    Cast: Kacey Mottet Klein, Laetitia Dosch, Catherine Salée

Keeper, lungometraggio d’esordio del belga Guillame Senez, si è aggiudicato il premio di miglior film al 33° Torino Film Festival. La versione cinematrografica di 16 e incinta, il programma di MTV. Una coppia di adolescenti e un bambino in arrivo.
La Patota, di Santiago Mitre, si è aggiudicato il Premio Speciale della giuria Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e il premio per la migliore attrice, a Dolores Fonzi.

Il premio al migliore attore è andato a Karim Leklou per Coup de Chaud; Il film di Raphaël Jacoulot ha vinto anche il premio del pubblico.

Il premio ex-aequo per la miglior sceneggiatura per A simple goodbye di Degena Yun e Sopladora de Hojas del regista messicano Alejandro Iglesias Mendizabal.


  • Ni le ciel ni la terre,33° Torino Film FestivalNi le ciel ni la terre, diretto da Clément Cogitore
    Cast: Jérémie Renier, Swann Arlaud, Marc Robert

Tra i film più interessanti presentati durante il 33° Torino Film Festival  -e come di consueto non sono stati pochi- troviamo Ni le ciel ni la terre, il bellissimo film d’esordio di  Clément Cogitore. Il regista francese, con un passato nella videoart, si avvale della sceneggiatura di Thomas Bidegain, già collaboratore di Jacques Audiard -regista de Il Profeta, vincitore all’ultimo Festival di Cannes con Dheepan. Un film misterioso e poetico che racconta una storia di guerra e fantasmi. Dolente protagonista Jérémie Renier, attore feticcio dei fratelli Dardenne.

  • the hallow 33° Torino Film FestivalThe Hallow, diretto da Corin Hardy
    Cast: Joseph Mawle, Bojana Novakovic, Michael McElhatton

Con The Hallow -prima Good People, titolo scartato per l’uscita del film di Tom Wright con James Franco col medesimo titolo e poi The Woods come working title– Corin Hardy tenta di rinverdire (letteralmente) il filone del cinema horror (in questi anni, in effetti, un po’ in sottotono) riuscendo parzialmente nell’impresa. In Irlanda nei boschi non solo fatine e gnomi benevolenti. Protagonisti Joseph Mawle (Abraham Lincoln: Vampire Hunter, il televisivo Ripper Street e in arrivo in In the Heart of the Sea di Ron Howard – quello su Moby Dick) e Bojana Novaković (Sette anime e Drag Me To Hell).

  • Just Jim 33° Torino Film FestivalJust Jim, diretto da Craig Roberts
    Cast: Emile Hirsch, Craig Roberts, Richard Harrington

Craig Roberts, classe 1991 e protagonista dell’acclamato Submarine (2010, regia di Richard Ayoade) esordisce alla regia con Just Jim. Prende il via come un film sull’adolescenza disagiata (difficoltà a integrarsi + famiglia disfunzionale + colonna sonora anni ’80: The perks of being a wallflowerMe earl and dying girlThe Breakfast Club, etc) per scendere poi in un declivio con impressioni di David Lynch. Emile Hirsch è Dean, un ambiguo figuro che sembra la salvezza dello sfigato Jim, lo stesso Craig Roberts, ma…

  • forbidden_room_torino 33° Torino Film FestivalThe Forbidden Room, diretto da Guy Maddin, Evan Johnson
    Roy Dupuis, Clara Furey, Louis Negin

Dopo esser stato presentato a tutti i festival del mondo presentato anche in Italia il nuovo lavoro di Guy Maddin. Il 33° Torino Film Festival ha così accolto la nuova fatica del regista avan-pop innamorato del cinema muto: The Forbidden Room. Un sottomarino rischia di esplodere, misteriosamente compare a bordo un boscaiolo che era in missione per salvare la bella Margo rapita dai lupi rossi e tenuta prigioniera in una grotta dove sogna di essere una cantante smemorata in un nithg club senza nome nei cui pressi si aggira minaccioso un vampiro della jungla -Aswang!- che… Un labirinto di scatole cinesi, storie nelle storie, il sogno del vulcano, il sogno dei baffi… Un film in sospeso tra l’insopportabile e l’irresistibile.

  • final_girls 33° Torino Film FestivalThe Final Girls diretto da Todd Strauss-Schulson
    Cast: Taissa Farmiga, Malin Akerman, Adam DeVine

In The Final Girls non c’è nulla fuori posto, funzione pure Taissa Farmiga nonostante quella faccia da anima in pena che perennemente la accompagna. Todd Strauss-Schulson ha sfornato il film cult del 2015. Un gruppo di ragazzi va al cinema e per scappare da un incendio si ritrova… Nel film. Come I Kidd Video che negli anni ’80 si ritrovano in un cartone animato. I film in cui si trovano intrappolati i nostri protagonisti è uno slaher movie -di quelli un po’ sexy però- tutti sono quindi destinati a morire… O no? Nel cast irresistibile Thomas Middleditch, protagonista del serial TV Silicon Valley. Taissa Farmiga è, ovviamente, l’eroine triste ma coraggiosa, e Nina Dobrev (quella di The Vampire Diares) quella antipatica ma di buon cuore.


Questo 33° Torino Film Festival conferma che il festival torinese è uno dei più riusciti in Italia, il più integrato col tessuto cittadino e il più amato dagli spettatori. I film selezionati per la rassegna confermano inoltre che il cuore del cinema contemporaneo è sempre più il cinema stesso (dal metacinema agli omaggi, passando per il citazionismo avant-pop) e questo non poteva che essere ribadito che in una città come Torino, che il cinema italiano l’ha visto nascere.


  • Coup de Chaud 33° Torino Film Festival
  • Coup de chaud, diretto da Raphaël Jacoulot
    Cast: Jean-Pierre Darroussin, Grégory Gadebois, Karim Leklou

Ecco l’elenco di tutti i film premiati alla trentatreesima edizione del 33° Torino Film Festival

Miglior Film: Keeper di Guillaume Senez (Belgio/Svizzera/Francia, 2015)

Premio Speciale della Giuria  – Fondazione Sandretto Re Rebaudengo: La Patota di Santiago Mitre (Argentina/Brasile/Francia, 2015)

Migliore Attrice:  Dolores Fonzi per il film La Patota di Santiago Mitre (Argentina/Brasile/Francia, 2015)

Miglior Attore: Karim Leklou per il film Coup de Chaud di Raphaël Jacoulot (Francia, 2015)

Miglior Sceneggiatura: ex-aequo a Simple Goodbye di Degena Yun (Cina, 2015) e Sopladora de Hojas di Alejandro Iglesias Mendizábal (Messico, 2015)

Premio del pubblico: Coup de Chaud di Raphaël Jacoulot (Francia, 2015)

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La Giuria di Internazionale.doc, composta da Maja Bogojevic, Leonardo Di Costanzo, Marie Losier, ha assegnato i seguenti premi:

Miglior Film: Fi Rassi Rond-point di Hassen Ferhani (Algeria/Francia, 2015) con la seguente motivazione: «Per la precisione, il rigore, la pertinenza delle scelte che permettono di trasformare un luogo di lavoro duro e di morte in una serie di tableaux vivants colmi di delicatezza, ironia e calore umano».

Premio Speciale: Gipsofila di Margarida Leitão (Portogallo, 2015) con la seguente motivazione: «Un ritratto toccante e affettuoso della nonna dell’autrice e del suo rapporto con la nipote, che illustra, con un umorismo superbamente sfaccettato, storie di contrasti, avventure, legami e incomprensioni tra donne di tre generazioni diverse e trasferisce, con candida sincerità e attraverso un approccio documentaristico minimalista da cinéma verité da parte della matura cineasta Margarida Leitão, i momenti emotivamente intensi di felicità e di tristezza nella vita delle donne».

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La Giuria di Italiana.doc, composta da Jonas Carpignano, Minnie Ferrara, Giovanni Giommi, ha assegnato i seguenti premi:

Miglior Film: Il Solengo di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis (Italia, 2015) con la seguente motivazione: «Il rincorrersi di “voci di paese” costituisce la struttura narrante di questo film perfettamente riuscito. La rivincita nel documentario creativo delle “teste parlanti” che, come un coro tragico, ci introducono alla storia di un uomo solitario e misterioso, scomparso chissà dove».

Premio Speciale:  La Gente Resta di Maria Tilli (Italia, 2015) con la seguente motivazione: «Per la capacità di raccontare la storia della famiglia Resta, la meravigliosa spontaneità dei bambini, la vita delle donne, il lavoro degli uomini ed insieme una città che vive intensamente il dibattito intorno alla fabbrica e al mare».

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La Giuria di Italiana corti, composta da Dente, François Farellacci, Tiziana Lo Porto, ha assegnato i seguenti premi:

Premio Chicca Richelmy per il Miglior Film: Le Dossier de Mari S. di Olivia Molnàr (Belgio, 2015) con la seguente motivazione: «Per aver trasformato la molteplicità dei supporti e delle tecniche in un punto di forza e non di dispersione. Per la riconoscibilità e personalità dello sguardo e l’utilizzo espressivo di suoni e musiche. Perché ha dimostrato fiducia nella capacità del cinema di trasmettere emozioni e raccontare storie».

Premio Speciale della Giuria: La Dolce Casa di Elisabetta Falanga (Italia, 2015) con la seguente motivazione: «Per la sua capacità di ascolto e di dialogo con la realtà. Perché ha capito che la “prise de risque” ė la premessa necessaria a qualsiasi sguardo documentaristico».

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