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Vecchioni smorza le polemiche. “La mia era una provocazione d’amore”

Roberto Vecchioni e la Sicilia - ArtsLife

Roberto Vecchioni e la Sicilia - ArtsLife

Non si placano le polemiche e i commenti in seguito all’ intervento di Vecchioni durante una conferenza tenuta presso la facoltà di ingegneria dell’ università di Palermo appena due giorni fa. Doveva essere un incontro dal titolo “Mercanti di luce. Narrare la bellezza tra padri e figli” organizzato dall’ associazione Genitori e figli. Vecchioni era stato invitato per parlare di cultura, invece si è espresso coi termini che conosciamo, quel Sicilia sei un’isola di merda” che ha spiazzato tutti. Una provocazione che di lì a poco si trasferisce seduta stante sul Web e poi su Tg e carta stampata.

Il servizio del 4/12/2015 di Rainews24 sulla conferenza di Roberto Vecchioni all’Università di Palermo

Il sottosegretario allo sviluppo economico Simona Vicari parla di “sproloqui volgari contro uno dei fari della civiltà e della cultura europea e mediterranea”. Non è più morbido Renato Schifani, presidente dei senatori di Area popolare Ncd-Ucd: “Non c’è niente di peggio delle banalizzazioni e delle generalizzazioni, quelle in cui, purtroppo, è caduto Vecchioni. Ci saremmo attesi valutazioni più profonde e meno stereotipate.” Anche la rete si scalda, con l’hashstag #Vecchioni che su Twitter prende il volo: “Ci mancava il cantautore opinionista che insulta gratuitamente”. “Ha cercato di svegliarvi” commentano alcuni. Qualcuno tira fuori la cronaca recente, l’inchino alla casa del boss durante la processione: “Quello che è successo a Paternò è l’ennesima dimostrazione che Vecchioni ha ragione”.

Anche il mondo dello spettacolo non rinuncia a dire la sua. E’ Pippo Baudo a chiamare Vecchioni, che gli dice: “È stato un qui pro quo. Non pensavo di suscitare questa paura. Bisogna riconoscerle certe cose. Io capisco se le dici per odio, non era mia intenzione”. Racconta cosi Baudo la sua telefonata con il cantautore. Aggiungendo infine parole importanti di Vecchioni: “La parolaccia mi è scappata , ero arrivato, ho visto tutto quel disordine e mi è montata la rabbia. Una cosa è la cultura e una cosa è la civiltà.” Non sono poche le voci fuori dal coro per difendere la buona fede del Prof.

Anche su Facebook c’è chi si schiera con Vecchioni: “La verità è che se è un siciliano- scrive la giornalista Sandra Figliuolo- a dirti che qui non funziona nulla, che bisogna scappare, che non c’è speranza va tutto bene. Se glielo dice chi viene da fuori, ecco che il siciliano si veste d’orgoglio, sostiene di vivere nel miglior modo possibile e guai a chi gli tocca la sua terra”.

Ironizza il sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi: “Vecchioni è un buon cantante e la sua miglior canzone è La Figlia… tutto il resto è noia.”

Quello che sembra l’epilogo di tutta questa faccenda è affidato al primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando.

“Con le sue parole Roberto Vecchioni ci ha ricordato che la Sicilia merita molto di più e molto di meglio di ciò che ha oggi. Chi punta l’attenzione su alcune parole forti e colorite usate da Roberto Vecchioni fa come chi davanti al dito che indica la luna, si concentra sul dito.”

“Roberto Vecchioni- conclude Orlando- ci ha ricordato che la Sicilia, tutta la Sicilia, è davanti ad un bivio e che prendere la strada giusta o sbagliata dipende soprattutto dai siciliani”.

Io, Sindaco, avrei aggiunto che dipende anche anzi soprattutto da chi la Sicilia l’ha amministrata finora ma sarebbe stato aggiungere banalità a banalità”. Insomma, Vecchioni assolto per non aver commesso il fatto, anzi scagionato da cotanto sindaco. Il caso è chiuso.

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