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Operazione Demetra. I Carabinieri recuperano 20mila reperti archeologici a rischio esportazione

Reperti recuperati nell’operazione Demetra Reperti recuperati nell’operazione Demetra
Reperti recuperati nell’operazione Demetra
Reperti recuperati nell’operazione Demetra

Sgominata un’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di reperti provenienti da scavi clandestini, trovati abusivamente nella zona delle campagne del nisseno e dell’agrigentino

L’operazione Demetra, del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale con il coordinamento di Europol e Eurojust, che ha permesso il recupero di oltre 20.000 reperti archeologici siciliani e sgominato un’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di reperti provenienti da scavi clandestini, conferma ancora una volta l’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo a questo reparto dei carabinieri specializzato nella tutela del patrimonio culturale e nel contrasto al traffico illecito di opere d’arte”. Così il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Alberto Bonisoli, ha commentato la notizia dell’operazione del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Palermo, che ha contribuito a fare luce su una rete transnazionale che consentiva di piazzare reperti archeologici recuperati abusivamente nella zona delle campagne del nisseno e dell’agrigentino.

Reperti recuperati nell’operazione Demetra
Reperti recuperati nell’operazione Demetra

Almeno 20mila i pezzi recuperati, per un valore non inferiore a quaranta milioni di euro: oggetti che, una volta “ripuliti”, finivano in mano a collezionisti di tutta Europa e a case d’asta, con verifiche in corso sia in Germania che in Olanda. Una delle basi della vasta organizzazione scoperta dai carabinieri e dai magistrati di Caltanissetta era a Riesi, dove i tombaroli facevano riferimento al settantaseienne Francesco Lucerna: ma sono 23 le persone ritenute responsabili, a vario titolo, di far parte dell’associazione per delinquere internazionale. 3 i Mandati di Arresto Europeo (M.A.E.) eseguiti nei confronti dei componenti dell’organizzazione residenti a Londra, Ehingen e Barcellona. Oltre 250 i Carabinieri impegnati, che hanno operato sia in territorio italiano che estero, congiuntamente ad investigatori della Metropolitan Police di Londra, della Polizia Criminale del Baden-Württemberg e della Guardia Civil spagnola.

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