Milano Spazio Oberdan: Almodovar, i grandi scrittori e i luoghi della modernità. Fitto calendario di appuntamenti per il mese di giugno allo Spazio Oberdan di Milano.
Pedro Almodovar: tutti i film
dal 6 al 30 giugno Spazio Oberdan Milano
Un’ampia rassegna dedicata a Pedro Almódovar, che all’ultimo festival di Cannes ha presentato con successo di pubblico e critica il suo nuovo lungometraggio, Julieta.
Almódovar è certamente uno dei più grandi registi oggi in attività, attivo dal 1980, anno del suo esordio con il folle Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio. Un cinema, quello di Almódovar, originalissimo, fuori dagli schemi, provocatorio, decisamente orientato verso il grottesco e l’assurdo agli inizi, in seguito meno estremo, più vicino a una percezione “normale” della realtà, che non rinuncia però a quella deformazione di situazioni e personaggi che ne costituiscono la principale cifra espressiva. L’urlo si è via via trasformato in voce profonda, in riflessione spesso sofferta e drammatica, senza perdere mai la capacità di farci ridere o piangere, insomma di raccontarci la vita in tutte le sue irresistibili contraddizioni.
Grandi scrittori sul grande schermo: Charles Bukowski, David Foster Wallace e Edgar Lee Masters
Dall’8 al 20 giugno 2016 * Spazio Oberdan Milano
Una breve ma molto preziosa rassegna in cui cinema e letteratura si incontrano in uno scambio linguistico ricco di spunti e suggestioni. In programma tre titoli dedicati ad altrettanti grandi scrittori americani: Bukowski, documentario mai distribuito in Italia (neppure in home video) che penetra nel mondo poetico e nella vita di Henry Charles “Hank” Bukowski grazie a inedite testimonianze di suoi amici e parenti, di ammiratori come Sean Penn, Bono, Tom Waits, Harry Dean Stanton e soprattutto affidandosi alle parole sempre intrise di profonda sincerità dello stesso Bukowsky; quindi The End of the Tour, film che racconta la lunga intervista del giornalista di «Rolling Stone» David Lipsky a David Foster Wallace, l’acclamato autore del geniale Infinite Jest (fra molti altri romanzi e saggi), autentico nome di culto della letteratura mondiale scomparso nel 2008; e infine Ritorno a Spoon River, intenso, poetico, commovente film che riesce a far rivivere sullo schermo un’opera mitica come Antologia di Spoon River di Edgar Lee Master.
XXI Triennale International Exhibition. 21st Century. Design After Design
Spazio Oberdan I 06.06 – 30.08
Nell’ambito della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano una rassegna con un ampio programma di opere che raccontano storie, luoghi ed ambienti della modernità.
Trentasei titoli, tra cui otto anteprime, sei capolavori del muto presentati con accompagnamento musicale dal vivo, cult movies, film documentari, grandi classici in edizione restaurata e alcune rarità. Il cinema è un caleidoscopio della realtà capace di fotografare vite, luoghi, paesaggi, oppure di reinventarli, proiettando lo spettatore in uno spazio immaginario che non esiste al di fuori della sala. La settima arte ha inoltre spesso scelto di trattare l’architettura e i suoi protagonisti come materia stessa delle proprie opere, creando un corto circuito virtuoso in cui i due linguaggi, incrociandosi, elevano alla seconda potenza le rispettive valenze estetiche.
La rassegna esplorerà questo universo attraverso alcuni titoli in anteprima: Berlin for sale, che descrive la corsa all’acquisto immobiliare nella capitale tedesca; Le Corbusier (IIIII) Asger Jorn (Relief), che mette in relazione due opere architettoniche apparentemente senza nulla in comune; Tadao Ando, ritratto del grande architetto giapponese maestro del minimalismo; Gaudí – Le Mystere de la Sagrada Familia, sul mistero dell’atto creativo nella costruzione del progetto della Sagrada Familia a Barcellona; Shirley – Vision of Reality, omaggio all’arte di Edward Hopper; Animal Normal – Conversazioni con Yona Friedman, incontro con l’architetto, designer e urbanista ungherese naturalizzato francese; e ancora Double Aliens, documentario sui tempi e i luoghi sospesi che ti costringono a guardare dentro te stesso; e Original Copy, film che esplora la magia del cinema attraverso l’arte di un grande pittore di poster cinematografici.In programma anche alcuni cult movies. Tra gli altri, La fonte meravigliosa di King Vidor, sulla travagliata storia di un giovane architetto ispirata alla figura di Frank Lloyd Wright; Il ventre dell’architetto di Peter Greenway con immagini di Roma mai viste sullo schermo; Dogville di Lars Von Trier, dove il paese disegnato a terra con il gesso cancella il rapporto convenzionale fra luogo e persone; Il disprezzo di Jean Luc Godard, di cui rimangono nella storia del cinema le scene realizzate a Villa Malaparte (Capri), capolavoro dell’architettura moderna.
Tra le rarità, in cartellone Thais di Anton Giulio Bragaglia, che fa largo uso di forme geometriche ipnotiche ed estetizzanti ispirate al Liberty.
>> In programma anche tre film del Leone d’oro di Venezia 2013 e Orso d’Oro di Berlino 2016 Gianfranco Rosi, filmmaker-narratore di persone e luoghi invisibili, dai migranti che sbarcano a Lampedusa di Fuocoammare, ai barcaioli indiani di Boatman, fino alla comunità dei senzatetto a quaranta metri sotto il livello del mare di Below Sea Level.
Sul sito ufficiale della cineteca tutti i programmi completi e i calendari delle rassegne.