Ribaltare la percezione del tempo. L'Archipelago di paradossi di John Isaacs a Milano

Dall’11 aprile al 29 giugno Galleria Poggiali presenta Archipelago-from a distance you look smaller but I know that you are there, la prima personale di John Isaacs (Lancaster, 1968) negli spazi milanesi della galleria. La mostra a cura di Pierre Yves Desaive si compone di tre elementi realizzati per l’occasione: una scultura, un neon e una fotografia che studiano la percezione del tempo e della storia.

L’artista inglese da sempre sperimenta i media più differenti e utilizza ogni tipo di materiale per raccontare i paradossi della società contemporanea, come la difficoltà di conciliare le esigenze del singolo individuo con quelle dell’intera umanità.

La prima opera, The empty temple (2018), raffigura una benna per escavatore a grandezza naturale realizzata in ceramica, gomma lacca, resina epossidica e foglia oro a 23 carati. Una scultura paradossale che vuole rappresentare la forma del progresso, il nostro presente, come una struttura solida ma che in realtà potrebbe essere spazzata via al primo soffio di vento.

Se non ora allora quando. È così che la seconda opera, From a distance you look smaller but I know that you are there, vuole far riflettere lo spettatore sulle categorie di passato, presente e futuro. Una scritta al neon, realizzata nel 2018, posta sul muro bianco come un promemoria che rimanda alle nostre infinite possibilità di cambiamento.

Con l’ultima opera, a perfect soul, John Isaacs apre le porte della sua intimità attraverso una fotografia della figlia con la moglie ribaltando la nozione lineare del tempo e dei cicli di vita. Infatti è la bambina a tenere tra le mani la madre, non il contrario. Ancora una volta l’artista riesce ad aprire nello spettatore un nuovo dialogo rivelando la dimensione emotiva delle cose e il loro rapporto con l’essere umano.