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I molteplici livelli di percezione sensoriale di herman de vries, a Milano

de vries

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La sede milanese della Cortesi Gallery ospiterà la prima retrospettiva dedicata a herman de vries in Italia. Dal 12 settembre al 30 novembre 2018.

Attiverete vista, olfatto e mente. La mostra milanese dedicata a herman de vries  (Alkmaar, Olanda, 1931) accenderà i riflettori sui lavori cruciali dell’artista olandese nei quali si intrecciano arte, scienza e filosofia, partendo da alcune opere del ciclo delle “random objectivation” (oggettivazioni casuali) dei primi anni Settanta. Si tratta di composizioni elementari geometriche e monocrome bianche, influenzate dalla cultura orientale del buddismo zen e del taoismo.

herman de vries
herman de vries

Seguiranno lavori realizzati con materiali organici come terre provenienti da diverse parti del mondo, foglie, fiori e piante di varia origine vegetale, pietre, ceneri, legno, carbone.

>>Fulcro di germinazione dell’opera di de vries è il biotopo da lui sviluppato a Eschenau in Germania e durante i suoi viaggi in tutto il mondo. La terra in particolare è per de vries un elemento simbolico, che diviene traccia di differenti culture, e viene utilizzata come pigmento naturale che intende presentare le dimensioni cromatiche essenziali e primarie del mondo.

Presenza straordinaria in mostra sarà il grande lavoro “from earth: vergleichende landschaftstudien” (1994 – 1996), articolato in 12 elementi che raccolgono ciascuno campionature di terre provenienti da luoghi diversi del mondo, dalla Germania alla Sicilia, dalla Scozia al Senegal.

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Le rose di herman de vries per il padiglione Olanda alla 56ˆBiennale di Venezia. (Photo by Alex John Beck for Artsy)

In dialogo con i lavori costituiti da elementi naturali, vi sono opere nelle quali è invece il linguaggio stesso a costituire l’elemento primario e fondamentale dell’opera. La scelta delle parole non è casuale, ma determina una riflessione concettuale sul nostro essere nel mondo. Da endless (senza fine) a this (questo), da happy (felice) a change (cambiamento).

>>Tra questi lavori sarà presente la grande opera all all all (1994), da cui la mostra prende il titolo. È chiara, dunque, la volontà dell’artista di includere nel proprio lavoro il complesso del mondo, nelle sue componenti naturali e artificiali interconnesse tra loro.

Biologo e scienziato egli stesso, de vries ritiene che i processi e i fenomeni naturali non possano essere tradotti e spiegati unicamente in termini razionali. Tutto il suo lavoro tende a questa trasposizione poetica e sospesa del significato della vita, concentrandosi sulle relazioni complesse tra natura e cultura, e su come queste due componenti della nostra esistenza si influenzano a vicenda.

de vries
herman de vries

Spiccherà in mostra l’installazione rosa damascena, realizzata in loco e costituita da una forte esperienza poetica e sensoriale, indotta dal colore ma soprattutto dal profumo di decine di piccoli bulbi di rosa attorno al quale ciascun visitatore potrà vivere una esperienza immediata unica e di grande energia psicofisica.

Una mostra multisensoriale da non perdere che permetterà di incontrare l’opera di de vries a diversi livelli di percezione (da quella visiva, a quella olfattiva, a quella concettuale), e confermerà la peculiare vitalità della sua arte.

Informazioni utili

herman de vries. all all all

Cortesi Gallery, corso di Porta Nuova 46/B Milano

A cura di Francesca Pola

Dal 12 settembre al 30 novembre 2018

Opening 12 settembre 2018, 18.00- 20.30

Tel. +39 0236756539


Dal lunedì al venerdì: 10.30 – 19

www.cortesigallery.com

info@cortesigallery.com

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