In occasione della mostra Japanese Connections: the birth of modern décor al Louvre Abu Dhabi, che per la prima volta porta in Medio Oriente il dialogo fra arte giapponese e arte europea, abbiamo intervistata la curatrice Isabelle Cahn.
Si può affermare che questa mostra cambia la prospettiva sull’influenza dell’arte giapponese sull’arte europea; solitamente, infatti parlando di questa influenza, si citano van Gogh o Toulouse Lautrec. Questa volta, il punto di vista dei Nabis è una novità, giusto?
Isabelle Cahn: effettivamente, si tratta della prima mostra che affronta la questione da questo punto di vista, Perché è vero che la relazione tra i Nabis e l’arte giapponese è una tematica che è già stata oggetti di approfonditi studi critici, però non si era mai arrivati alla fase espositiva. Finora.
Perché si è pensato al Giappone per una mostra in Medio Oriente?
Isabelle Cahn: perché a ben guardare entrambe le aree geografiche sono legate da profonde affinità stilistiche in fatto di espressione artistica, in particolare, un gusto comune per il decorativo e la visione non realistica della rappresentazione del mondo.
La mostra è anche l’occasione per parlare dei Nabis; un collettivo che merita di essere riscoperto.
Isabelle Cahn: è vero che i Nabis sono stati a lungo trascurati negli studi sulla storia dell’arte del diciannovesimo secolo, ma dagli anni Novanta del Novecento si è fortunatamente assistito a una loro riscoperta e rivalutazione. Ad oggi, con esattezza critica, la loro esperienza viene considerata un anello essenziale nel passaggio verso l’arte moderna alla fine del diciannovesimo secolo.
Cosa si augura che resti ai visitatori, una volta usciti dalla mostra?
Isabelle Cahn: mi auguro che il pubblico provi un’emozione estetica davanti alle opere esposte, ma anche che, da un punto di vista concettuale, comprenda i valori racchiusi nell’originalità di opere che esprimono un mondo, un sogno, una fantasia soggettiva.
Questa mostra può essere considerata il primo passo di un itinerario tematico?
Isabelle Cahn: questa mostra temporanea è la prima della stagione culturale del museo intorno al tema degli scambi. Nell’esplorare l’influenza dell’estetica giapponese dell’ukiyo-e sulle arti arti decorative moderne in Francia, Japanese Connections: the birth of modern décor riecheggia il programma scientifico della collezione permanente del Louvre Abu Dhabi, basata sul dialogo fra le civiltà.