Grandi nomi per l’adattamento per la tv del romanzo di Eco: John Turturro sarà Guglielmo da Baskerville, Rupert Everett sarà Bernardo Gui. La serie è costata 26 milioni di euro ed è stata venduta in 136 paesi
Quando qualcuno mette mano all’adattamento per la tv di un capolavoro della letteratura, tradotto in 40 lingue con oltre 50 milioni di copie vendute in trent’anni, qualche sospetto sorge spontaneo. Se poi lo stesso capolavoro è stato già oggetto di un adattamento cinematografico divenuto a sua volta un altro capolavoro, allora i dubbi diventano ancora più forti: sarà possibile mantenere questo livello? Stiamo parlando de Il nome della rosa, il romanzo scritto da Umberto Eco ed edito nel 1980, portato sul grande schermo nel 1986 dal regista Jean-Jacques Annaud, con Sean Connery nei panni del protagonista Guglielmo da Baskerville.
Ne parliamo perché questa sera – lunedì 4 marzo – debutta su Raiuno l’omonima serie tv diretta al regista Giacomo Battiato: ed i dubbi di cui sopra forse sono un po’ alleviati conoscendo il cast ingaggiato per l’importante occasione. Nei panni di Guglielmo ci sarà infatti il grande John Turturro, mentre un’altra star del calibro di Rupert Everett sarà Bernardo Gui, l’Inquisitore e braccio destro del Papa. Damian Hardung sarà Adso, l’aspirante monaco guidato nel suo viaggio iniziatico da Guglielmo, ed in altri ruoli appariranno attori esperti come Fabrizio Bentivoglio, Stefano Fresi, Roberto Herlitzka, Alessio Boni. La serie tv, costata 26 milioni di euro e girata a Cinecittà (con alcuni esterni in Abruzzo e Umbria), è stata venduta in 136 paesi, dalla Germania alla Francia, dal Sud America agli Usa e all’Inghilterra, che per la prima volta trasmetterà un’opera italiana in prima serata alla Bbc.