Therrien era conosciuto per le sue sculture di sedie, tavoli ed altri oggetti quotidiani, che riproduceva in grandi dimensioni spesso in scala vertiginosa. Lavorava con gallerie come Gagosian e Sprüth Magers
Davanti alla grande arte ci si sente piccolissimi. L’ascoltatissimo refrain non potrebbe più giusto che davanti alle opere di Robert Therrien, l’importante artista americano scomparso ieri all’età di 71 anni. Un nome – oggettivamente – non conosciutissimo da questa parte dell’oceano: eppure molto popolare sul piano globale, tanto da essere un elemento stabile delle scuderie di gallerie celebri come Gagosian e Sprüth Magers.
Perché la sua arte ci fa sentire piccoli? Perché l’artista era conosciuto proprio per le sue sculture di sedie, tavoli ed altri oggetti quotidiani, che riproduceva in grandi dimensioni spesso in scala vertiginosa, più grandi della stessa stanza che li ospitava. Mobili di tutti i giorni, che trasformano gli spettatori in bambini, capaci di strisciare sotto i tavoli della cucina.
Therrien era nato a Chicago nel 1947. Aveva iniziato a studiare al California College of Arts and Crafts di Oakland, per poi trasferirsi al Brooks Institute di Santa Barbara, dove aveva conseguito una laurea in fotografia. Le sue opere sono state esposte in importanti istituzioni, tra cui la Tate Modern di Londra, la Scottish National Gallery of Modern Art di Edimburgo e la Albright-Knox Art Gallery di Buffalo.
https://gagosian.com/artists/robert-therrien/