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L’eterno Bacio di Romeo e Giulietta dipinto da Previati, in mostra a Milano per soli 3 giorni

Romeo e Giulietta di Previati Romeo e Giulietta di Previati
Romeo e Giulietta di Previati
Romeo e Giulietta di Previati

San Valentino 2020. Il 14 febbraio 2020 Galleria Bottegantica, via Manzoni 45 a Milano, presenta in anteprima il prezioso bacio di Romeo e Giulietta dipinto da Gaetano Previati. L’evento avrà inizio alle 18, alle 22 ci sarà il concerto del pianista Diego Petrella e la galleria chiuderà a mezzanotte. La notte bianca sarà totalmente gratuita ed accessibile a tutti. In via del tutto eccezionale inoltre la galleria rimarrà aperta anche sabato 15 e domenica 16 per permettere ad altri eventuali visitatori di vedere il quadro.

Il dipinto raffigura Giulietta e Romeo, è noto anche come Il bacio e sono riconosciuti anche un disegno – probabilmente un d’après – e una tempera su cartoncino. Il critico Alfredo Melani la descrive come un “quadro poetico in un ambiente medievale” che raffigura “due giovani che si baciano ardentemente” considerandolo come un soggetto scelto dall’artista per addentrarsi “nel campo del sentimento, proponendosi nient’altro che di provocare una forte impressione”. Si tratta di una suggestiva rivisitazione del tema shakespeariano in chiave preraffaellita, la cui iconografia deriva dalle illustrazioni di opere inglesi e francesi circolanti nella Milano cosmopolita degli ultimi decenni del secolo, conosciute da Previati. La postura dei due sventurati amanti è desunta invece da una scultura di Camille Claudel, Sakountala, nota a Previati attraverso una riproduzione grafica pubblicata sulla rivista “L’Art” del 1888.

Romeo e Giulietta di Previati
Romeo e Giulietta di Previati

Nel 1919 Nino Barbantini commenta così il dipinto: “Le due figure seguono le due bocche che si inchiodano e si spremono nel bacio irresistibile. La donna grava sulle proprie labbra per renderle più aderenti e pesanti su quelle dell’uomo. Questo inginocchiato davanti a lei si estolle verso quelle labbra, sul petto sollevato, per respirare tutto l’alito e rovescia il capo indietro appoggiandolo sulle spalle per resistere all’aggressione della bocca amata per opporle un’equale violenza. E ambedue si stringono contro il cuore, il tiepido viluppo delle loro mani intrecciate. I due corpi formano una cosa sola vibrante e confusa nel mistero dell’ombra. Il profilo del loro spasimo e della loro delizia si delinea nitidamente contro il chiaro romantico della luna che calma i dischi della vetrata e illumina sotto l’ombra voluttuosa delle palpebre chiuse, il pallore delle gote trascolorite, il gesto delle due figure è improvviso e infinito”. Un appassionato bacio d’addio, dunque, che preannuncia la sventura.

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