Dopo aver passato una buona parte della quarantena sugli smartphone e di aver finito di guardare tutte le serie tv di Netflix, forse è arrivato il momento di una temporanea disintossicazione da digitale. A questo hanno pensato i The 1975 con il loro nuovo portale Mindshower, creato per regalare ai loro fan una rilassante e introspettiva pausa, lontana dal caotico mondo di internet.
Con un semplice clic sarai catapultato in uno spazio virtuale rappresentato da quella che sembra una sala relax. Il comando è semplice: clicca e trascina per guardarti intorno, per muoverti clicca sul pavimento. La musica parte e la visita ha inizio. La stanza simboleggia il distopico mondo dei The 1975, band di Manchester nata nel 2002, dove si possono creare canzoni, loghi e magliette, utilizzando gli strumenti nella libreria di risorse del gruppo. Appena entrato sarai incoraggiato a dare un’occhiata alle riviste virtuali appoggiate nei tavolini in si trovano i lavori dello scenografo Tobias Ryandler e del designer Samuel Burgess Johnson, le fotografie di Jordan Curtis Hughes e le creazioni della stylist Patricia Villirillo. Tutti fanno parte della squadra che da anni contribuisce al successo della band.
Il video della canzone Birthday Party, lanciato il 19 febbraio, è embeddato sul muro virtuale in cui viene presentato Mindshower con la frase simbolo del progetto: “Non vedrai l’ora di andare offline per un po’”. Si vede l’avatar virtuale del cantante Mattew Healy entrare nel centro di disintossicazione digitale buttando simbolicamente lo smartphone nel cestino. Il distopico mondo rappresenta l’autenticità della connessione tra essere umani che non può avvenire tramite la tecnologia. Il tutto si traduce in una potente critica verso il narcisismo e l’isolamento dei social network. Proprio durante una crisi sanitaria che ci ha rinchiuso in casa per mesi, la band vuole ricordare che la vera normalità è fuori, a contatto con le persone. Un altro messaggio a cui il gruppo tiene particolarmente riguarda l’emergenza climatica. Cliccando la fontana partirà un discorso di Greta Thunberg, l’attivista svedese che da tempo si batte affinché l’emergenza climatica ricopra una parte importante nell’agenda politica dei governi. Agire adesso prima che sia troppo tardi, i The 1975 riscoprono il rapporto con la natura creando un distopico mondo virtuale. La critica che muovono è nascosta proprio in questo paradosso.
