Da Cambi con il mese di giugno i dipinti, gli argenti e gli arredi tornano in sala nella sede del Castello Mackenzie a Genova. Tra i top lot un intenso e grande olio di Gioacchino Assereto
L’ultimo appuntamento condotto da remoto di Cambi (l’asta dedicata ai Libri Antichi e Rari) ha realizzato oltre 500 mila euro di venduto e il 122 % di venduto per valore. Ma ora le aste di Cambi tornano finalmente alla normalità e saranno battute nella sede genovese del Castello Mackenzie a Genova.
Sono le aste più importanti del semestre dedicate all’Arte Antica, in una tre giorni di appuntamenti che richiamano il grande collezionismo italiano ed internazionale.
Argenti da Collezione
Si comincia il 29 giugno con il catalogo Argenti da Collezione: una ricca selezione di argenti antichi e del XIX-XX secolo. Tra i lotti antichi più interessanti segnaliamo un servito da trentasei posate da dolce in argento vermeille, prodotto a Roma nel terzo quarto del XVIII secolo coi marchi del maestro argentiere Luigi Valadier (1760-1785) e del maestro argentiere Carlo Onorio Masi (1739-1782).
Sono presenti in catalogo importanti gruppi di Tankard e Caffettiere del XVIII Secolo, rispettivamente di produzione londinese e veneta, ed una Importante acquasantiera in argento riccamente sbalzato e cesellato, Napoli (1619-1658). Tra gli argenti del XX, da segnalare un Candelabro FILO in argento prodotto in Italia nel terzo quarto del XX secolo. Disegnato da Antonio Piva e prodotto da San Lorenzo 1970, che vanta un’esposizione al Victoria and Albert Museum a Londra 1995. Precedenti invece una serie di vasi in argento fuso, sbalzato e cesellato prodotti dal grande Argentiere Eros Genazzi, vincitore del compasso d’oro e per ben sei volte medaglia d’oro alla triennale di Milano, dal 1930 al 1947.
La Superba, omaggio a Genova e alle sue Arti
Il giorno seguente, il 30 giugno, alle 15.00 si comincia con l’asta La Superba, omaggio a Genova e alle sue Arti, 78 lotti dedicati appunto al meglio della produzione artistica della città d’origine della Casa d’Aste. Da segnalare sicuramente due Trumeau Luigi XV interamente lastronati in palissandro intarsiati e filettati in bois de rose, Genova, metà del XVIII secolo con la stima di 70.000 – 80.000 €.
Un eccezionale consolle in legno scolpito e dorato con piano in alabastro o onice archeologico e bordatura in bronzo fuso, dorato e cesellato prodotto a Genova a metà del XVIII secolo, è un raro mobile documentato nella collezione della nobile famiglia genovese dei Centurione dal 1900. Il mobile è un eccezionale compendio di materiali, maestranze e gusto del pieno barocchetto genovese.
Ritroviamo in questo catalogo un altro argento, di produzione genovese, un’importante acquasantiera raffigurante la Deposizione in argento fuso, sbalzato e cesellato del XVII secolo, un’opera singolare che si distingue immediatamente per la presenza del gruppo scultoreo in posizione centrale e per il naturalismo della cornice. Gli elementi caratterizzanti sono certamente espressione di un gusto barocco ancora vivo nell’arte ligure dei primi decenni del Settecento, ma rendono tuttavia questa acquasantiera un esemplare assolutamente originale nel repertorio noto degli arredi in argento d’analoga funzione.
Per quanto riguarda la scultura, evidenziamo una Coppia di angeli reggi torcia scolpiti e dorati con marmo bianco di Carrara, ferro forgiato e dorato da uno Scultore barocco genovese del XVIII secolo. Questa rappresentazione fortemente scenografica affonda il ductus stilistico in quel “theatrum sacrum” che caratterizzò il periodo barocco e che trova prosecutori anche nella seconda parte del XVIII secolo.
Il catalogo di Cambi dedicato ai Dipinti Antichi
Conclusa l’asta dedicata all’arte antica genovese, Cambi dà il via al turno dei Dipinti Antichi. Artista top dell’asta, il genovese Gioacchino Assereto con il Sacrificio di Isacco stimato 40.000 – 50.000 €, dipinto che vanta l’esposizione alla mostra “Caravaggio e caravaggeschi. La pittura di realtà”, Sassari, Palazzo Ducale (25 giugno – 30 ottobre 2015), curata da V. Sgarbi. Il dipinto in esame trova ragionevole collocazione tra gli anni Trenta e Quaranta del Seicento, nel catalogo della maturità del pittore che, ormai liquidate formule ancora improntate ad una cultura tardo-manierista, si apre alle novità del gusto barocco sull’esempio dei colleghi lombardi e degli stimoli caravaggeschi penetrati da Roma, aderendovi intimamente ed abbracciando della cosiddetta “pittura di realtà” soprattutto quegli aspetti più umani e immediati.
Altro dipinto di grande impatto il San Paolo di Pieter de Witte detto Pietro il Candido (Bruges 1548 – Monaco 1628) il quale richiama al Platone raffaellesco della “Scuola di Atene”. Da segnalare anche un interessante Natura morta con ortaggi e vasi di fiori di Francesco Della Questa (Napoli 1639-1723) ed una coppia di suonatori di Liuto di Simone del Tintore (Lucca 1630-1708) olio su tela, cm 105×76.
Sculture, Arredi e Oggetti d’Arte
Si concludono mercoledì 1 luglio le aste dedicate al meglio dell’arte antica con l’asta Importanti Sculture, Arredi e Oggetti d’Arte. Il top lot in questo caso è un cassettone Luigi XV in legno intagliato, laccato, dipinto e dorato, prodotto in Germania, nei modi della bottega degli Hoppenaupt, XVIII secolo. Uno splendido esemplare con fronte e fianchi mossi, due cassetti decorati con volute intagliate e dipinti a motivi floreali in policromia su fondo dorato, fianchi con decoro di putti, piano in marmo sagomato, gambe a voluta terminanti con piede ferino stimato (40.000 – 60.000 €).
Di eccezionale importanza La famiglia del pescatore, un gruppo scultoreo in Avorio, essenze lignee e vetro di Simon Troger (1683-1768). Baviera, metà del XVIII secolo. I due rari gruppi, realizzati nei modi della scultura barocca della prima metà del XVIII secolo, sono caratteristici della produzione dello scultore tirolese Simon Troger che dopo un periodo di apprendistato nel capoluogo della sua regione Innsbruck aprì una fiorente bottega a Monaco di Baviera attorno al 1726 e, sotto la protezione dell’Elettore del Palatinato Massimiliano III Giuseppe di Baviera (1727-1777), divenne uno degli scultori d’avorio più rinomati dell’epoca ricevendo commesse da molte corti europee.
Infine un lotto tanto importante quanto eccentrico, un Raro tavolo in essenze esotiche intagliate e avorio scolpito, pirografato e tinto. Firmato da Yendapilly Veeraslingam prodotto in India, a Madras nel tardo XIX secolo. L’Etichetta in avorio riporta l’iscrizione: “Prepared by Yendapilly Veeraslingam – Master workman in ivory worhshop – Vizagapatam Madras presidency” . L’eccezionale Piano circolare rivestito in avorio a quartieri geometrici con eleganti decori a girali e raffigurazioni pirografate a colori rossi blu e verdi di dignitari e animali.
Cambi casa d’aste
-ARGENTI DA COLLEZIONE: Asta 29 giugno 2020
-LA SUPERBA: Asta 30 giugno 2020
-DIPINTI ANTICHI: Asta 30 giugno 2020
-IMPORTANTI SCULTURE, ARREDI E OGGETTI D’ARTE: Asta 1 luglio 2020
L’esposizione è aperta i giorni 25 – 26 – 27 – 28 dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00
GENOVA,Mura di San Bartolomeo, 16 – 16122
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