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Il Castello di Chambord, rifugio della Gioconda durante la guerra 

Il Castello di Chambord

“Come un miraggio, una visione sbalorditiva di bellezza”. Maestoso castello della valle della Loira, Chambord lega il suo nome a uno degli episodi più incredibili della storia dell’arte: la salvaguardia delle opere d’arte francesi durante la seconda guerra mondiale. Un invito al viaggio nel documentario di Arte in italiano.

Costruito nel cuore di una foresta paludosa, il Castello di Chambord è il più grande dei castelli della Valle della Loira, nonché uno dei più conosciuti e frequentati. A ordinarne la costruzione fu Francesco I, a partire dal 1519, che tuttavia vi trascorse appena qualche settimana: il castello non era infatti destinato ad essere abitato, ma ad abbagliare.

Sebbene i lavori di costruzione siano iniziati sei mesi dopo la sua morte, il genio di Leonardo Da Vinci aleggia sul progetto del castello: l’edificio, infatti, contiene una moltitudine di elementi innovativi per l’epoca, ad iniziare dalla pianta a croce greca del mastio intorno alla quale è stato costruito il castello. Se questo legame con il genio rimane in dubbio, un altro è invece certo: durante la seconda guerra mondiale, Chambord funse da centro di deposito per salvaguardare le opere d’arte conservate a Parigi durante la seconda guerra mondiale. Tra queste, la più celebre, e considerata la più preziosa, è proprio la Gioconda.

Il Castello di Chambord

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