Negli anni ’60, un gruppo di artisti newyorkesi cominciò a produrre opere d’arte a scala monumentale direttamente sul territorio naturale. Il documentario Troublemakers ripercorre nascita e ascesa della land art.
Nata da un atteggiamento anti-formale, in antitesi con il figurativismo della pop art e le fredde geometrie della minimal art, la land art è una forma d’arte contemporanea nate negli Stati Uniti sul finire degli anni ’60. A caratterizzarla è l’intervento diretto dell’artista sul territorio naturale, specie negli spazi incontaminati come deserti, laghi salati, praterie.
Da Robert Smithson con la sua Spiral Jetty, scultura a base di fango, cristalli di sale e basalto a Walter De Maria con The Lightning Field, 400 pali metallici che interagiscono con i temporali. Passando per Michael Heizer, creatore di Double Negative, un lungo taglio nel terreno che riflette su ciò che è assente, spostato altrove. Il film documentario Troublemakers: The Story of Land Art, firmato James Crump, ripercorre la storia della land art tra gli anni ’60 e ’70.