Nella primavera 2021, il Museo Unterlinden di Colmar dedica una grande mostra a Yan Pei-Ming (Shangai, 1960), pittore contemporaneo noto per i suoi quadri monumentali, spesso monocromi, dipinti a grossi colpi di pennello.
Yan Pei-Ming – Au nom du père (Nel nome del padre) invita il visitatore a percorrere i quattro decenni della carriera del pittore. La mostra, ospitata dal Museo Unterlinden di Colmar a partire dal 2 aprile, raccoglie eccezionalmente più di cinquanta quadri e una dozzina di disegni e acquerelli. Questi provengono da istituzioni pubbliche e da collezioni private tra Europa e Cina, ma anche dall’archivio personale dell’artista.
Facendo eco al celebre Altare di Issenheim, capolavoro delle sue collezioni, il museo presenta una lettura inedita dell’opera dell’artista cinese. Lo spirito e il lavoro di quest’ultimo coincidono con i temi della filiazione, del sacro e del sacrificio, affrontati da Grünewald cinque secoli prima. Nella gallerie del Musée Unterlinden, che lega l’edificio antico con la parte nuova, la mostra è introdotta da una serie inedita di disegni appartenenti alla gioventù di Yan Pei-Ming , realizzati tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80.
Il percorso si sviluppa poi con la presentazione dei dipinti monumentali, esposti sui due piani dell’Ackerhof (la nuova ala del museo, realizzata dagli architetti Herzog & de Meuron). Sei sezioni crono-tematiche illustrano diversi temi ricorrenti ed emblematici dell’opera dell’artista: Mao, Le Père, Bouddha, L’Homme de Shangaï, Paysage international, Autoportraits. Infine, il percorso termina con la tela monumentale intitolate Pandemia, realizzata appositamente per l’esposizione.