Ci risiamo. A distanza di poco tempo dalla rimozione della Bambina con l’Hula Hoop di Nottingham, anche la vecchina che starnutisce di Bristol viene privata del suo contesto per essere messa in vendita all’asta. Due opere ideate per sdrammatizzare la pesante situazione epidemiologica che viviamo da un anno e che dentro quei camion si portano via anche un po’ del nostro animo fanciullesco
I murales di Banksy in tema Covid
Nell’ultimo anno segnato dalla pandemia, Banksy si è dedicato più volte al “tema covid”. A volte direttamente, – come ad esempio nel caso dell’invito a indossare la mascherina nella performance della metropolitana di Londra o del disegno che sarà venduto all’asta per aiutare il sistema sanitario inglese– altre volte sfiorando l’argomento con la sua consueta ironia.
I due murales rimossi e venduti all’asta
È il caso di due murales apparsi temporalmente uno dopo l’altro , con lo scopo di donare un po’ di leggerezza in questi tempi difficili che stiamo vivendo a livello globale, uniti dallo stesso (triste) destino: entrambi letteralmente rimossi dal contesto per il quale erano stati creati per essere messi in vendita per cifre a sei zeri.
Si tratta della bambina che gioca con l’Hula Hoop di Nottingham e la vecchina che che starnutisce “droplet” di Bristol, città natale dello street artist. La prima opera è stata acquistata dalla a Brandler Galleries e rivenduta ad un collezionista, la seconda è stata letteralmente staccata dal muro della bifamiliare dove si trovava e pare sarà venduta all’asta nelle prossime settimane.
Una storia triste
Dinamiche prevedibili ma che lasciano un velo di tristezza. Non ci aspettiamo di certo che i fortunati proprietari dei muri dove Banksy decide di creare i suoi stencil restino indifferenti al moltiplicarsi del valore di mercato della loro proprietà. Sarebbe auspicabile piuttosto, un intervento delle istituzioni locali volto a tutelare le opere nel loro contesto, coinvolgendo istituzioni museali, associazioni, sponsor e così via. Certamente più facile a dirsi che a farsi – soprattutto in questo periodo- quello che rattrista è che nessuno sembra interessato nemmeno a provarci.
Saremo gli ultimi romantici ma vedere un murale di Banksy nella sua Bristol – nato con l’intento di sdrammatizzare la pesante situazione sanitaria in corso – prelevato da una gru e portato via dal suo contesto urbano, suscita una certa impressione. Quei camion sembrano portarsi via anche un po’ del nostro animo fanciullesco che Banksy sa come evocare nelle sue performance. Non a caso spesso e volentieri, protagonisti dei suoi lavori sono proprio i bambini.
Un murale site-specific
Si tratta del resto di un murale fortemente site-specific e che ha un senso solo in quel particolare angolo della città. La strada residenziale più ripida d’Inghilterra – con i suoi 22 gradi di pendenza – che donava al murale un particolare effetto ottico per il quale sembrava che lo starnuto spostasse le case con la sua forza dirompente .Ora, lon rappresenta nulla di più di una vecchina che starnutisce facendo cadere la dentiera. Il suo valore performante del tutto annullato.
Aachoo acquistato da una casa d’aste
Da quanto riferisce la BBC, il murale (intitolato Aachoo!!) è stato acquistato dalla casa d’aste olandese Hessink’s che a quanto pare metterà in vendita l’opera in un’asta pubblica che si terrà nelle prossime settimane. Non sarebbe tra l’altro la prima vendita di opere di Banksy della Hessink’s.
Secondo alcune fonti locali, tra gli addetti specializzati che si sono occupati di prelevare il murale il 12 marzo, ci sarebbe Federico Borgogni, un restauratore italiano specialista nella rimozione di affreschi.
Dopo il delicato lavoro di rimozione, l’opera è stata caricata in un camion e portata via. Lontano da quella ripida via di Totterdown, non fa più sorridere nessuno (a parte chi l’ha venduta).
Banksy
How it started (December 10, 2020) How it’s going (March 12, 2021)#streetart #totterdown #bristol pic.twitter.com/NDpneoWFim— Patrick McCurdy (@pmmcc) March 12, 2021