Il Modern Art Museum di Shanghai ha dedicato un’importante retrospettiva a Zaha Hadid. In mostra i progetti più belli e significativi dell’architetta irachena-britannica.
L’architetta irachena-britannica Zaha Hadid è stata un punto di riferimento assoluto nel suo campo e l’eredità che ha lasciato ha un peso incalcolabile. Nel corso della sua carriera ha ideato edifici iconici dal Museo MAXXI di Roma al Broad Art Museum del Michigan, dalla Guangzhou Opera House al London Aquatic Centre. Soprannominata la “Regina della curva”, Hadid è stata la prima donna a conquistare l’ambito premio Pritzker Architecture nel 2004. Sebbene sia morta nel 2016, l’influenza che esercita sulle nuove generazioni è tuttora fortissima.
Ne sono consapevoli anche nel lontano Oriente, dove si è appena conclusa la prima retrospettiva sull’opera di Hadid nella Cina continentale. La mostra del Modern Art Museum di Shanghai – intitolata ZHA Close Up: Work & Research – ha chiuso i battenti con un soddisfacente tutto esaurito. L’esposizione ha esaminato cronologicamente la carriera di Hadid, evidenziando la sua pratica decennale e l’impronta stilistica unica del suo lavoro.
Hadid ha visitato la Cina per la prima volta nel 1981, trovando diversi parallelismi con l’Iraq, suo paese natale: dai corsi d’acqua ai fiumi tortuosi che hanno scolpito la metropoli e i paesaggi rurali. In esposizione i numerosi progetti in cui il suo studio di architettura è intervenuta, dall’aeroporto internazionale di Pechino Daxing (completato postumo nel 2019) al Teatro dell’Opera di Guangzhou del 2010.
La mostra è organizzata sui principi che guidano lo studio Zaha Hadid Architects: la sostenibilità, calcolo e progettazione e lo “ZH social”, ovvero l’analisi dell’interazione sociale negli ambienti progettati attraverso dati e realtà virtuale. Lo spettacolo include anche lavori provenienti dal Zaha Hadid Design (ZHD), un braccio separato dello studio formatosi nel 2006 sulla base dell’interesse di Hadid per il design contemporaneo. Esso si declina in creazioni quali mobili, illuminazione e moda.
«Sono entusiasta di includere, come parte del nostro approccio interdisciplinare e immersivo al MAM, questa importante mostra, che celebra l’ingegnosità di Zaha Hadid», ha dichiarato in una nota il direttore artistico del MAM Shanghai Shai Baitel. «Zaha Hadid Architects (ZHA) continua e amplia la sua eredità e MAM è orgogliosa di presentare questo spettacolo, che garantisce approfondimenti senza precedenti sulla visione di uno degli architetti più importanti del nostro tempo».