Le grandi collezioni d’arte italiane e cinesi sono al centro di due documentari in onda su Rai5 all’interno di Art Night, venerdì 5 novembre alle 21.15; conduce Neri Marcorè.
“L’arte della passione. Grandi collezionisti italiani”, di Emanuela Avallone e Linda Tugnoli, prodotto da Rai Cultura, è un viaggio attraverso alcune fra le più prestigiose collezioni d’arte del nostro paese, raccontando la passione e le motivazioni ideali ed economiche che muovono importanti famiglie di collezionisti. Stesse questioni, ma in un habitat molto differente, vengono affrontate nel documentario successivo, “Collezionisti cinesi. Il potere dell’arte”, una produzione Zero one film insieme a Radio Bremen e ARTE. Introduce la messa in onda Neri Marcorè, interrogandosi sul perché si divenga collezionisti. Pochi sono gli investitori puri. Dietro all’acquisto di un’opera d’arte ci sono i desideri umani: la passione, la ricerca della bellezza, l’affermazione di uno stato sociale, la ricerca della propria identità. Insieme a Guido Guerzoni, docente dell’Università Bocconi di Milano e ad Alessandra Di Castro, presidente dell’Associazione Antiquari d’Italia, Art Night cerca di rispondere alla domanda principale: perché compriamo arte?
I collezionisti italiani
Si comincia con la Peggy Guggenheim Collection di Venezia, ospitata nello storico Palazzo Venier dei Leoni, dove la direttrice Karole Vail racconta l’amore di sua zia, Peggy Guggenheim, per l’arte. A Torino, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, dopo una vita passata a raccogliere le opere del cuore, ha aperto al pubblico le porte della sua collezione. A Palermo, Francesca e Massimo Valsecchi ospitano nel barocco Palazzo Butera alla Kalsa una collezione di importanti opere rappresentative della produzione artistica di diverse epoche storiche e di varie culture. I Valsecchi si raccontano, insieme alle testimonianze dell’architetto Giovanni Cappelletti e del curatore Claudio Gulli. Alle porte di Roma, Lavinia Biagiotti mostra la Collezione Biagiotti Cigna, una delle più ampie collezioni private italiane, che i suoi genitori Laura e Gianni, mossi da una passione per l’arte futurista, hanno raccolto alla continua ricerca di ispirazione per le loro creazioni. Alessandra Cerasi racconta la novecentesca Collezione Cerasi a Palazzo Merulana a Roma, mentre Germano Gerry Bonetti, giovane e visionario avvocato milanese, fa una panoramica sul collezionismo al tempo dei social.
I collezionisti cinesi
Il secondo documentario della serata di venerdì 5 novembre mostra collezionisti cinesi spendere milioni di dollari in opere di Picasso, Modigliani, van Gogh o degli impressionisti francesi e costruire musei privati a Pechino, Hong Kong, Shanghai e altre metropoli in espansione. Allo stesso tempo, il recupero dei tesori culturali imperiali dall’estero gioca un ruolo importante per i cosiddetti super collezionisti. Una delle motivazioni sono i vantaggi fiscali ed economici; ma i neo-miliardari cinesi sono spinti anche dal patriottismo e dalla volontà di ricondurre il loro popolo a recuperare l’identità culturale. Con l’aiuto di aste, acquisti privati accordi, ricchi collezionisti privati collaborano con le istituzioni statali nella missione di riportare i manufatti imperiali in Cina. Il documentario parla anche dell’improvviso aumento di furti nelle collezioni dell’Asia all’interno dei musei europei, alludendo audacemente ad una possibile connessione fra i due fenomeni.