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Natura e provocazione. Spirale Milano inaugura con la mostra di Simone D’Auria

Simone D’Auria, Photo credits: Massimiliano Braca
Simone D’Auria, Photo credits: Massimiliano Braca
C’è una nuova galleria in città. La vasta offerta artistica di Milano si arricchisce di un nuovo luogo espositivo: SPIRALE MILANO | ART&CO.

A inaugurarlo è My World, la personale di Simone D’Auria (Bergamo, 1976). Per l’occasione l’artista ha ideato un’installazione capace di svilupparsi su tutti i diversi livelli che compongono la galleria. L’esposizione presenta 60 opere tratte da alcuni dei suoi cicli più famosi dell’autore.

A partire dal progetto Spoon, la serie di cucchiai giganti (alti oltre 150 cm) che richiamano Claes Oldenburg. Realizzati in plastica riciclata, diventano simbolo della rigenerazione dei materiali inquinanti presenti nei mari e negli oceani. Con Spoon, D’Auria si concentra sul rapporto dell’individuo con il mondo, sulla sua capacità di aprirsi verso gli altri.

Naturale evoluzione di Spoon è la creazione dei dipinti di Mr. Spoon, che in mostra occuperanno un’intera parete. Un personaggio che si anima reinterpretando i capolavori dell’arte, siano essi la Danza di Matisse, l’Urlo di Munch, ovvero omaggiando artisti quali Magritte, Banksy, Jeff Koons, Keith Haring e molti altri ancora.

 Simone D’Auria, Spoon, neon, vetro soffiato, 33x152 cm

Simone D’Auria, Spoon, neon, vetro soffiato, 33×152 cm

L’arte di D’Auria è una pratica pop e ben si intenda non “popolare” nella sua versione dispregiativa” – chiarisce Milovan Ferronato nel catalogo, edito Skira -, “bensì di accorta rilettura del sostrato sociale. Il concetto di artigiano è stato per molti anni desueto e di poco appeal, e invece nell’ultimo periodo ha ritrovato, oserei dire finalmente, il suo agognato riconoscimento. Essere artigiani delle proprie opere, come lo è nel caso di D’Auria, significa conoscere il valore plastico della materia, accudirlo al fine di plasmarlo. Significa, in poche parole, essere degli scultori”.

Il tema della difesa della natura è molto presente nei lavori di D’Auria. In collaborazione con la Zoological Wildlife Foundation di Miami ha fatto interagire alcuni animali, come tigri, scimpanzé, con alcune sue sculture come Tank o WOW, realizzate per sensibilizzare la salvaguardia delle specie animali in pericolo di estinzione. E ancora: Shark è uno squalo addenta un globo che rappresenta la terra, Moby sbang una balena stilizzata dalle superfici specchianti.

Nella serie Fuck-Tank D’Auria crea dei piccoli carri armati in ceramica, le cui forme non convenzionali diventano uno strumento per proteggersi dalle sfide quotidiane dell’esistenza. Lo spirito dissacrante dell’artista emerge anche in Sorry Fontana, dove una scultura di Pinocchio prega davanti a un’interpretazione dei famosi tagli dell’artista italo-argentino.

Nel corso della mostra gli ambienti di Spirale Milano sono avvolti dalla colonna sonora di Matteo Rigamonti, musicista, produttore, ingegnere del suono e DJ.

 Simone D’Auria, Spoon man, Photo credits: Martino Dini
Simone D’Auria, Spoon man, Photo credits: Martino Dini
Simone D’Auria, Zoo Project Miami in collaborazione con ZWF Miami
Simone D’Auria, Zoo Project Miami in collaborazione con ZWF Miami
Simone D’Auria, Sorry Fontana, acrilico su tela, 150x100 cm
Simone D’Auria, Sorry Fontana, acrilico su tela, 150×100 cm

Informazioni

SIMONE D’AURIA. My world
Milano, Spirale Milano | Art&Co (via Moneta 1)
18 novembre 2021 – 29 gennaio 2022
Ingresso libero esclusivamente per le persone munite di green pass COVID-19
Orari: da martedì a sabato, dalle 15.00 alle 19.30

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