Print Friendly and PDF

ArtReview incorona gli NFT. Tanta Italia nella nuova Power100 list

Beeple, Everydays: The First 5000 Days (2021) Beeple, Everydays: The First 5000 Days (2021)
Beeple, Everydays: The First 5000 Days (2021)
Beeple, Everydays: The First 5000 Days (2021). Gli NFT in testa alla lista di ArtReview

Nella lista dei 100 soggetti di maggior “potere” nell’anno artistico stilata dalla rivista inglese ArtReview dominano gli NFT e l’universo delle criptovalute

La lista si forma attraverso il contributo di oltre 30 membri dello specifico panel, e di molti collaboratori sparsi in tutto il mondo. Ciascuno utilizza tre criteri per valutare chi o cosa sta influenzando lo sviluppo dell’arte contemporanea nella propria area: a partire dal fatto che il soggetto in questione sia stato attivo negli ultimi 12 mesi. Centrale è che qualunque cosa facciano arrivi a plasmare l’arte attualmente prodotta. E che il loro impatto possa essere considerato globale, e non meramente locale. Parliamo della celebre Power 100 stilata a fine anno dalla rivista inglese ArtReview, ormai assurta a vero termometro del clima creativo internazionale.

Lo scorso anno l’elenco dei 100 soggetti di maggior “potere” nell’anno artistico si caratterizzò per una forte impersonalità, in parte a causa della contingenza pandemica. Ma le scelte furono improntate a una decisa fedeltà al “politically correct”, e questo dette il via anche a una lunga e articolata inchiesta di ArtsLife. Il primo posto era appannaggio del movimento “Black Lives Matter”, il secondo del collettivo indonesiano ruangrupa, che curerà la Documenta Kassel nel 2022, il terzo di due studiosi, Felwine Sarr e Bénédicte Savoy, il quarto del movimento #metoo, che non abbisogna di dettagli.

CryptoPunk 7523, l'NFT da record
CryptoPunk 7523, NFT da record

Ora arriva – pubblicata questa notte – l’edizione 2021, la ventesima: e la testa è ancora occupata da qualcosa di immateriale. Ma se lo scorso anno colpì l’innegabile scollamento del movimento BLM con il mondo dell’arte, almeno il dominus indicato per quest’anno è realmente qualcosa che l’ha scosso. Qualcosa di cui si è parlato e si parla ogni giorno, il vero centro delle attenzioni globali. Ovvero gli NFT: “impersonati” dalla sigla ERC-721, che è la specifica per il “token non fungibile” sulla blockchain di Ethereum. E su questa scelta ci sarà ben poco da dibattere: è una corretta presa di coscienza di qualcosa sotto gli occhi di tutti.

Gli NFT e tutto l’universo delle criptovalute che attorno al fenomeno ruota sono qualcosa ancora non perfettamente conosciuti da molti. Eppure è impossibile negare che abbiani rappresentato la novità più forte negli ultimi periodi, capace di rimettere in discussione certezze e posiioni che parevano ormai consolidate. Basta pensare ai prezzi sbalorditivi raggiunti da molte opere virtuali, su tutte il record di Beeple. Sulla seconda piazza della power100 2021 ammettiamo di aver poco da dire: non conoscendo a fondo il lavoro dell’antropologa Anna L. Tsing, mentre il terzo gradino vede solo la retrocessione di un posto del citato ruangrupa. Due artisti completano la top 5, l’americano Theaster Gates e la tedesca Anne Imhof.

 

Larry Gagosian
Larry Gagosian

Saltellando fra i cento nomi, salta all’occhio il crollo di nomi – dannatamente “umani” – un tempo habitué delle prime posizioni anche per anni successivi. Per trovare il primo supergallerista occorre arrivare alla posizione 23, con David Zwirner, seguito alla 25 da Larry Gagosian e alla 26 da Iwan Wirth, Manuela Wirth & Marc Payot. Un critico sempre à la page come Hans Ulrich Obrist si deve accontentare del gradino 40, mentre ad esempio Massimiliano Gioni è proprio uscito. Sic transit gloria mundi. Fuori dai giochi sorprendentemente il supercollezionista Bernard Arnault, mentre l’amico-nemico François Pinault si crogiola alla sua posizione 33.

L’Italia riesce a fare la sua bella figura quest’anno. Se la curatrice Lucia Pietroiusti sbaraglia tutti issandosi al numero 13, Cecilia Alemani prepara la sua Biennale di Venezia dalla posizione 18. Immancabili le due signore dell’arte italiana, Miuccia Prada (36) e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (71). E altrettanto immancabile il trio Galleria Continua, Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi & Maurizio Rigillo, al numero 97. L’ultimo dei promossi? Mark Zuckerberg, mr Facebook, anzi ormai mr Meta. Sarà interessante leggerne le motivazioni…

https://artreview.com/

Commenta con Facebook