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Sanremo 2022: da Drusilla Foer a Checco Zalone, il festival tra nuove canzoni e il ricordo dei grandi artisti

Achille Lauro, fra i cantanti in gara a Sanremo 2022 Achille Lauro, fra i cantanti in gara a Sanremo 2022
Amadeus, Sanremo, Rai1
Amadeus, Sanremo, Rai1

Inizia Sanremo (1-5 febbraio, in prima serata su Rai1) tra cantanti vecchi e nuovi e ospiti più e meno noti. L’omaggio del Festival è subito rivolto a due artisti scomparsi di recente che hanno fatto la storia: il fotografo dei divi Rino Petrosino e Milva, con una mostra degli abiti della grande cantante.

Le consuete cinque serate sanremesi sembrano ancora segnate da un’atmosfera legata alle restrizioni pandemiche, anche se il Teatro Ariston sarà pieno al cento per cento, come previsto dalla normativa vigente. Niente ospiti internazionali, come ha spiegato lo stesso Amadeus (“ci abbiamo provato, dall’estero vedono un’Italia ancora alle prese con centomila contagi al giorno”), ma tanti interventi: dalla presenza fissa di Checco Zalone, a quella confermata all’ultimo momento di Fiorello. E poi i Meduza, Cesare Cremonini (giovedì sera), Laura Pausini e i Maneskin, vincitori dell’ultima edizione e dell’Eurovision Song Contest 2021 (“Un successo internazionale così non si vedeva dai tempi di Domenico Modugno”, ha commentato Amadeus); fra i sì dell’ultimo momento, potrebbe esserci Marco Mengoni. Cinque donne di spettacolo affiancheranno il conduttore, una per sera. Amadeus le ha volute come tributo ad un settore che ha sofferto molto durante la pandemia: in ordine di serata, Ornella Muti, Lorena Cesarini, Drusilla Foer, Maria Chiara Giannetta, Sabrina Ferilli. Venticinque cantanti, fra anziani e giovanissimi, all’insegna dell’unione fra le generazioni, con una giuria per la prima volta composta in parti uguali da giornalisti del web, della radio e della carta stampata, più una giuria demoscopica popolare che ritorna come ai tempi del Pippo Baudo nazionale: ecco il mix della parte strettamente canora, per un Sanremo all’italiana. Cambiare tutto per rimanere sempre gli stessi.

Il fotografo Rino Petrosino
Il fotografo Rino Petrosino

Il ricordo di Rino Petrosino

Il direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo Amadeus apre la conferenza stampa di presentazione dell’evento con il ricordo di Rino Petrosino: il fotografo si è spento proprio alla vigilia dell’edizione 2022, a 79 anni. Petrosino approdò per la prima volta al Festival di Sanremo nel lontano 1967 (edizione passata alla storia per la tragica scomparsa di Luigi Tenco), anno in cui vinse Iva Zanicchi (in gara anche quest’anno) in coppia con Claudio Villa. Nella città dei fiori, il fotografo conobbe Gigi Vesigna e Rosanna Mani, firme storiche del settimanale Sorrisi e Canzoni; insieme ai due giornalisti, Petrosino inaugurò un modo nuovo di raccontare per immagini il mondo della canzone e dello spettacolo. Tantissimi i personaggi celebri protagonisti dei suoi scatti: da Dario Argento con la famiglia a Monica Bellucci, dalla diva di Hollywood Lauren Bacall a Federico Fellini, da Renato Zero a Enrico Ruggeri, da Patty Pravo a Lucio Battisti, del quale fu amico in gioventù, e ancora Claudio Baglioni, Bud Spencer, Franca Valeri, Mogol, e molti altri.

Un abito di MIlva nella mostra al Casinò di Sanremo
Un abito di MIlva nella mostra al Casinò di Sanremo

La mostra degli abiti di Milva

Sono firmati Gianfranco Ferré, Giorgio Armani, Gianni Versace, Gai Mattiolo, i modelli indossati da Milva in alcuni dei suoi tanti spettacoli ed esposti nel foyer del Casino’ di Sanremo durante le giornate del Festival della canzone. La cantante, scomparsa lo scorso aprile, partecipò a nove edizioni della gara canora, dal 1961 al 1969. Dopo la settimana sanremese, la mostra si sposterà a Pesaro, presso il Museo Nazionale Rossini, e, dal 5 aprile, al Teatro Franco Parenti di Milano. Curata da Marvi De Angelis e voluta dalla figlia della cantante Martina Corgnati, l’esposizione si concluderà con la vendita dei prestigiosi capi nel corso di un’asta da Christie’s. Il ricavato dell’incanto è destinato a Qualia, associazione no profit milanese fondata nel 2021, che si propone di organizzare attività artistico-culturali e curative legate alle linee guida dell’Agenda 2030 dell’Onu. Giorgio Armani ha ricordato Milva così: “Fiera e sensuale, non era la tipica donna Armani, ma a suo modo lo è stata, interpretando gli abiti che indossava. Un’artista unica”.

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