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Marina Caneve inaugura la prima mostra del ciclo Futures moves to Piazza Carlina di CAMERA, a Torino

Marina Caneve Are They Rocks or Clouds courtesy Podblieski Contemporary Milano © Marina Caneve
Marina Caneve, Are They Rocks or Clouds. Courtesy Podblieski Contemporary Milano © Marina Caneve

CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia lancia un nuovo progetto per la promozione della giovane fotografia italiana con Futures moves to Piazza Carlina, un ciclo di esposizioni personali dedicato all’opera dei talenti selezionati nel 2020 dall’istituzione torinese nell’ambito del programma europeo Futures Photography. Le mostre verranno ospitate, da maggio ad ottobre 2022, negli showroom in piazza Carlina di Maradeiboschi e VANNI, per l’occasione partner e sostenitori del progetto di CAMERA curato da Giangavino Pazzola.

La prima mostra in programma, Three works, è quella dell’artista Marina Caneve (Belluno, 1988), che aprirà giovedì 5 maggio 2022, in simultanea da Maradeiboschi e da VANNI, e rimarrà visitabile tutti i giorni sino a metà giugno. Nei mesi successivi verranno poi ospitate, sempre negli stessi spazi e a cadenza regolare, le mostre di Camilla Ferrari (Milano, 1992), Camillo Pasquarelli (Roma, 1988), Giovanna Petrocchi (Roma,1988) e Marco Schiavone (Torino, 1990), esperienze nell’ambito delle quali verranno sviluppati anche dei progetti speciali legati ai percorsi di innovazione e ai valori che ispirano l’attività delle due aziende torinesi.

A partire da tre serie di lavori realizzati sino ad oggi dall’artista, Are They Rocks or Clouds? (2018 -2019), Entre Chien et Loup (2020) e A fior di terra (2021), il percorso espositivo sottolinea la prospettiva ecologica sulla quale Caneve incardina le storie raccontate nella sua produzione artistica. Attraverso questo filtro, infatti, l’artista cerca di investigare fenomeni quali il rapporto che intratteniamo con le catastrofi ambientali, la costruzione della memoria dei luoghi e la coesistenza tra risorse naturali ed esseri umani. Attraverso fotografie di archivio, testi e immagini realizzate ex novo, infatti, in Are They Rocks or Clouds? indaga la storia del dissesto idrogeologico nelle montagne dolomitiche per esplorare il rapporto tra uomo, architettura e paesaggio. Con Entre Chien et Loup, progetto commissionato dal Museo Nazionale della Montagna di Torino nel 2020, Caneve si muove tra immagini rinvenute nell’archivio del museo e nel paesaggio circostante, per costruire una rete di relazioni -reali e fittizie- che costruiscono un luogo immaginario. Con A fior di terra (2021), invece, ha coinvolto la popolazione di Lusiana Conco, piccolo paese situato sull’Altipiano di Asiago, in un’auto etnografia sul tema dell’estrazione e della lavorazione del marmo, tradizionale risorsa primaria per l’economia locale. Con una messa in discussione della funzione documentaria della fotografia, Caneve, esplora diversi argomenti e costruisce conoscenza, con un interesse specifico per la vulnerabilità ambientale, sociale e culturale.

Marina Caneve, Are They Rocks or Clouds. Courtesy Podblieski Contemporary Milano © Marina Caneve

Marina Caneve (Belluno, 1988). Dopo aver studiato fotografia al KABK Royal Academy of Arts Den Haag (NL) (2017) e Architettura allo IUAV di Venezia (2013), Caneve sperimenta l’utilizzo della fotografia come strumento di osservazione autonomo all’interno di un processo di ricerca interdisciplinare. Con il progetto “Are they Rocks or Clouds?” pubblicato come libro da Fw:books e OTM (2019) ha vinto numerosi premi come Premio Giovane Fotografia Italiana a Fotografia Europea – Reggio Emilia (2018), il Photobook Dummy Award a Cortona On The Move (2018), il Premio Bastianelli per il miglior libro italiano ed è stata nominata per Prix du livre des Rencontres d’Arles (2020). È tra i cinque autori inclusi nel progetto di committenza “Di roccia, fuochi e avventure sotterranee” (Quodlibet/Ghella, 2021). È tra i vincitori del bando Atlante Architettura Italiana promosso dal MUFOCO e dal MiBAC (2019). Nello stesso anno è tra i selezionati del bando iAlp promosso dal Museo Nazionale della Montagna (Torino), per cui ha realizzato un progetto inedito che è entrato a far parte della collezione del Museo. Nel 2018 è stata invitata a prendere parte alla residenza d’artista Docking Station (Amsterdam) e nel 2021 è stata finalista al C/O Berlin talent award, esperienze nelle quali ha sviluppato “Bridges are Beautiful”, una ricerca ancora in corso sulla libertà di movimento in Europa. Sempre nel 2018, le è stato commissionato un progetto per la nona edizione di Cavallino Treporti Fotografia. Il progetto, con un testo in sei brevi capitoli di Taco Hidde Bakker, è stato pubblicato nel catalogo “The Shape of Water Vanishes in Water”, A+Mbookstore edizioni (2018). Dal 2019 è anche docente al Master IUAV in Photography (Università IUAV, Venezia).

Marina Caneve, Entre Chien et Loup. Collezione Museomontagna Torino © Marina Caneve

Futures moves to Piazza Carlina, a cura di Giangavino Pazzola

Marina Caneve, Three works

Inaugurazione della mostra da Maradeiboschi e VANNI:
Giovedì 5 maggio 2022, dalle ore 18.00 alle 21.00 

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