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Bevilacqua La Masa, una vecchia fondazione proiettata verso il futuro

Giovanni Morbin, Me, 2014, performance, Rijeka
Alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, cercando di superare gli ultimi anni non proprio brillanti, si punta al futuro, associando nuove mostre con le residenze a cura di Angel Moya Garcia

Per chi non conoscesse la storia di Felicita Bevilacqua sappia che se in Italia esiste una fondazione rivolta ai giovani artisti, è grazie a lei. La fondazione rivolta ai giovani artisti prende il suo nome: Fondazione Bevilacqua La Masa e ha una storia centenaria, con un attività importante e ha la sua sede a Venezia. Al timone della fondazione ci sono stati negli ultimi 30 anni, tanto per citarne solo due di personalità di un certo calibro, Luca Massimo Barbero e Angela Vettese, e nella sua storia questa fondazione ha grandi mostre con artisti importanti ed anche qui per citarne solo alcuni: Peter Doig e Yoko Ono. Dagli studi e dai bandi per i giovani artisti della BLM sono usciti artisti che oggi sono nel panorama nazionale ed internazionale riconosciuti e importanti, ve ne cito uno: Giorgio Andreotta Calò.
Questo preambolo serve per inquadrare meglio quello che sta accadendo in quel della fondazione veneziana e cosa accadrà nei prossimi mesi, perché tutto il programma 2023 è stato presentato durante la conferenza stampa – con tutto il CDA al completo – lo scorso 29 gennaio 2023 in piazza San Marco in occasione dell’apertura della 105° collettiva dei giovani artisti.

Per tutto l’anno la fondazione continuerà a svolgere attività culturale rivolta ai giovani artisti come suo statuto richiede con le residenze e le varie mostre ed attività, ma ci si apre anche ad un attività espositiva importante come le varie mostre rivolte ad un pubblico nazionale ed internazionale che guarda alle arti contemporanee. Diverse saranno le attività di collaborazione come ad esempio con l’università IUAV di Venezia per l’attività didattica conclusiva del master MOVIES – Moving Images Arts. A cura di Peter Welz, oppure Il progetto, in collaborazione con la Galleria Alberta Pane di Venezia, prevede una ricognizione nel percorso fotografico dell’artista Michele Spanghero, medium con cui si è confrontato sin dall’inizio della sua carriera. Importante e da non dimenticare l’impegno della fondazione in tematica di archiviazione e bibliografia portando avanti un’attività di continua implementazione della biblioteca, che raccoglie attualmente più di 2100 volumi d’arte contemporanea, edizioni spesso rare o difficilmente reperibili nei consueti circuiti bibliotecari. Il patrimonio si è costituito con acquisti e donazioni, queste ultime anche riferite alle mostre ospitate negli spazi dell’Istituzione. I volumi sono ricercabili attraverso il catalogo online della Rete Biblioteche Venezia e attraverso il catalogo on- line del Servizio Bibliotecario Nazionale. Continua il progetto dedicato ai gruppi di lettura Arte chi legge, occasione per un confronto allargato e orizzontale con il pubblico su alcuni temi dell’arte contemporanea, partendo dai libri.
Alla biblioteca si affianca l’archivio storico della fondazione BLM. L’archivio conserva e mette a disposizione documenti e volumi relativi a importanti figure e movimenti culturali del Novecento veneziano e non solo. È aperto a studiosi e laureandi per la consultazione e la ricerca in sede o a distanza, grazie ad una costante attività di digitalizzazione del materiale.
Continuando l’attività e la programmazione 2023 la Fondazione BLM anche questo anno riparte con il progetto Alchimie un progetto che vedrà la collaborazione per un anno intero di sei artisti selezionati dalla Bevilacqua La Masa, con altrettante aziende innovative del sistema produttivo del Veneto. L’obiettivo è quello di creare delle forme di scambio tra creatività artistica e innovazione, innescando un processo intenso di condivisione di esperienze, mettendo in gioco aspetti umani, competenze tecniche, strategie aziendali e visioni artistiche. Il progetto prevede un momento espositivo finale e degli appuntamenti intermedi che avranno lo scopo di raccontare le fasi e gli aspetti di queste relazioni.

Michele Spanghero, Studies on the Density of White, serie fotografica, 2010 – in corso

Ritornando ai giovani artisti in residenza, per la prima volta la fondazione BLM ha indetto un bando per un curatore che lavorasse in sinergia con i borsisti del anno 2022/23, il nome a vincere questo bando è quello di Angel Moya Garcia. Il nuovo curatore si sta occupando dell’affiancamento e tutoraggio dei 15 artisti assegnatari del Bando Atelier BLM, per arrivare alla presentazione di un percorso espositivo per la mostra finale,che avrà luogo presso la Galleria di Piazza San Marco nel 2023. A Moya Garcia compete inoltre l’organizzazione di incontri e approfondimenti su temi e questioni coerenti alle esigenze del gruppo di lavoro in residenza presso i quindici studi d’artista, dislocati nel centro storico veneziano.
Il piano 2023 della fondazione è bello, ampio e molto intenso, anche se ha un centinaio di anni questa fondazione così importante e vitale per i giovani artisti ma anche per la città di Venezia è ancor più proiettata verso il futuro.

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