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Reinventando la forma femminile. Due opere di Georg Baselitz in asta da Christie’s

Christie’s annuncia due capolavori di Georg Baselitz nell’asta  20th / 21st Century: London Evening Sale in arrivo a Londra il 28 febbraio

Solo pochi giorni fa, lo scorso 23 gennaio, Georg Baselitz ha compiuto 85 anni. Risale al 1969 il primo dipinto capovolto “Der Wald auf dem Kopf ” in cui ribalta la tela come gesto provocatorio nei confronti della pittura accademica. Ora Christie’s ha annunciato l’arrivo in asta di due suoi lavori, uno dei quali è proprio un esempio di dipinto capovolto mentre il secondo è una scultura monumentale.

Andranno in asta nella “20th / 21st Century: London Evening Sale” il 28 febbraio 2023.  Si tratta di “Elke I” (1975, stima: £ 2.500.000-3.500.000) e “Frau Paganismus” (1994, stima: £ 4.000.000-6.000.000). Arrivano sul mercato delle aste per la prima volta dalla “Hess Art Collection”, che li ha acquisiti poco dopo la loro creazione da parte dell’artista. Saranno esposte a Londra dal 22 al 28 febbraio. La vendita arriva in un momento in cui l’arte di Baseltiz sarà messa in risalto da una serie di mostre che si svolgeranno a livello internazionale per celebrare la carriera dell’artista.

Riconosciuto a livello internazionale come uno dei principali artisti tedeschi, le sue sculture e i suoi dipinti hanno avuto un’influenza radicale sulla pratica dell’arte contemporanea sin dagli anni ’50. “Elke I” ritrae la moglie dell’artista, uno dei soggetti più longevi di Baselitz da quando l’ha dipinta per la prima volta nel 1969. Viene presentata accanto a “Frau Paganismus”, una scultura monumentale nata da un unico colossale pezzo di legno che sfida le convenzioni scultoree con la stessa energia Baselitz porta alla pittura. Entrambe reinventano la forma femminile.

Georg Baselitz, Frau Paganismus (1994, estimate: £4,000,000-6,000,000)

“Frau Paganismus” rappresenta un filone cruciale della pratica di Georg Baselitz: la scultura monumentale. Alto più di due metri, un busto femminile incombe come un antico idolo. Scolpita utilizzando una motosega, un’ascia e uno scalpello da un unico colossale pezzo di legno, la superficie è tagliata in piani ruvidi e fessure lacerate. Emana un’aura di potere indomabile. Macchie di pigmento rosso brillante segnano il viso e il seno, accentuando la presenza grezza e primordiale della scultura. Riecheggia i totem e i feticci della scultura africana.

“Frau Paganismus” è stata inclusa nella prima retrospettiva statunitense dell’artista, inaugurata al Solomon R. Guggenheim Museum di New York nel 1995, e nella grande mostra “Baselitz – Sculpteur” al Musée D’Art Moderne de la Ville de Paris nel 2011-12. L’opera è la più grande di un gruppo di dieci sculture dipinte di rosso che Baselitz ha creato a metà degli anni ’90: teste e torsi correlati della serie si trovano nelle principali collezioni museali, tra cui Männlicher Torso (1993, Nationalgalerie Berlin), Ding mit Arm (1993, Hamburger Kunsthalle), Sonderling (1993, Museum Küppersmühle, Duisburg) e Rautenkopf (1993, Pinakothek der Moderne, Munich).

Georg Baselitz, Elke I (1975, estimate: £2,500,000-3,500,000)

“Elke I” è un ritratto luminoso della moglie di Baselitz, Elke Kretzschmar Baselitz, dipinto nel rivoluzionario stile capovolto dell’artista. Questo particolare lavoro preannuncia un periodo in cui Baselitz sviluppò una maggiore preoccupazione per il potere formale delle sue composizioni, dialogando con gli espressionisti astratti che lo avevano ispirato all’inizio della sua carriera. Sullo sfondo pieno di luce, il braccio sinistro alzato di Elke e le vivaci diagonali dei suoi vestiti creano una struttura pittorica dinamica che corrisponde al vigore e alla vivacità di un’opera di Kline o de Kooning.

“Elke I” è stato incluso nella storica retrospettiva dedicata “Georg Baselitz: Portraits of Elke” al Modern Art Museum di Fort Worth, Texas, nel 1997. I ritratti di Elke della metà degli anni ’70 sono conservati nelle principali collezioni museali, tra cui Elke (1976) (Modern Art Museum of Fort Worth, Texas) e  Nude Elke (1977) (Stedelijk Van Abbemuseum, Eindhoven).

 

www.christies.com

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