Print Friendly and PDF

Premio Ermanno Casoli 2023, a Fabriano vince Claire Fontaine

Claire Fontaine, 2023 (foto Cartacarbone) Claire Fontaine, 2023 (foto Cartacarbone)
Claire Fontaine, 2023 (foto Cartacarbone)
Claire Fontaine, 2023 (foto Cartacarbone)

Il duo artistico realizzerà un’opera per l’headquarter di Elica a Fabriano, frutto di una residenza e delle interazioni con le persone che lavorano in azienda

Riusciremo a guardare alcuni temi di grande attualità sotto punti di vista non convenzionali”. Con questo auspicio Francesco Casoli annuncia Claire Fontaine come artista del Premio Ermanno Casoli per il 2023 a Fabriano. Un nome che in realtà nasconde un duo, fondato a Parigi nel 2004 da Fulvia Carnevale e James Thornhill. “Con il premio intitolato a mio padre” ha aggiunto Casoli, “cerchiamo sempre di trasmettere lo sguardo innovativo dell’arte nella quotidianità e nell’approccio delle nostre persone per creare ogni giorno qualcosa di unico”.

Claire Fontaine è stata invitata a realizzare un’opera per l’headquarter di Elica a Fabriano. Che, come caratteristico del Premio Casoli, sarà il frutto di una residenza da parte degli artisti e di un processo di relazioni e interazioni con le persone che lavorano in azienda. Il momento centrale sarà costituito da un workshop rivolto ad un gruppo di 30 donne che rivestono ruoli manageriali all’interno di Elica. Con l’aiuto di alcuni testi illuminanti del femminismo, saranno chiamate a esprimersi sul tema dell’empowerment femminile. Con l’obiettivo di sottolineare il valore che ciascuna di esse porta ogni giorno nella dimensione lavorativa e familiare.

Il duo artisticoha da sempre unito la riflessione teorica alla pratica artistica”, dichiara Marcello Smarrelli, direttore Artistico della Fondazione Casoli. “E il suo lavoro rappresenta un unicum nel mondo dell’arte contemporanea. Il suo impegno nella rilettura e nella trasmissione dei testi chiave di Carla Lonzi, Lea Melandri e Silvia Federici si accompagna a una pratica che mette in discussione la questione dell’autorialità rielaborando iconografie tratte dall’immaginario collettivo”.

www.fondazionecasoli.org

Commenta con Facebook