Uno dei classici Disney più amati dai bambini è indubbiamente Il Re Leone, titolo originale The Lion King.
Uscito nel 1994 per la regia di Roger Allers e Rob Minkoff, è la trentaduesima pellicola prodotta dalla celebre casa statunitense.
A dare le voci ai vari personaggi sono stati, tra gli altri, Matthew Broderick, Jeremy Irons, Rowan Atkinson e Whoopi Goldberg. La storia prende spunto nientemeno che da un’opera di Shakespeare, rivisitata in chiave moderna: l’Amleto.
Il film ha convinto tutti fin da subito, a fronte di un consenso unanime che ha coinvolto pubblico e critica. Gli esperti ne hanno elogiato la trama originale e le musiche, premiate con due Oscar.
La colonna sonora porta la firma di Hans Zimmer (Rain Man, A spasso con Daisy, Thelma & Louise, Il gladiatore, solo per citare alcuni dei suoi lavori più noti), mentre le canzoni sono state realizzate da Elton John e Tim Rice.
ll film Disney è un classico intramontabile oggetto di rivisitazioni, a cominciare dall’adattamento che ha calcato le scene di Broadway nel 1997 ed è valso la vittoria di ben sei Tony Awards: nel celebre distretto dei teatri di New York i biglietti per gli spettacoli di re leone sono tra i più richiesti.
Nel 2019 è stato prodotto anche un live action del film per la regia di Jon Favreau, autore anche del live action de Il libro della giungla.
In questo articolo vi raccontiamo qualcosa di più sul Re Leone, una storia capace di non stancare mai e fonte preziosa di ispirazione per grandi e piccini.
La trama
In una delle scene più emozionanti del film originale Mufasa dice a Simba: “Ricordati chi sei e guarda dentro te stesso. Sei molto più di quello che sei diventato”.
La trama del Re Leone è piena di frasi capaci di lasciare messaggi importanti che rimangono impressi nella memoria, frutto di insegnamento per grandi e piccini. Merito di una storia che è prima di tutto, come nelle fiabe più autentiche, il percorso di un eroe e delle sue difficoltà.
In Africa, nelle “Terre del Branco” di pertinenza dei leoni, vive Simba, il figlio del Re Mufasa e della moglie Sarabi.
Suo zio Scar è geloso del nuovo nato, in quanto diretto successore al trono che lui da tanto desidera. Fin da subito cerca di vendicarsi, eliminando sia il fratello che il nipote.
Scar riesce prima a uccidere Mufasa, impegnato a salvare la vita di Simba, ma non quest’ultimo. Il piccolo leone non si accorge che la morte del padre è legata all’azione dello zio, il quale gli dice che è perito per causa sua.
Simba vaga nel deserto, dove viene accompagnato da Timon e Pumbaa fino all’età adulta: sono loro a insegnargli a vivere secondo la pratica di Hakuna Matata.
Tutto procede “senza pensieri” fino a quando il trio viene attaccato da una leonessa: è Nala, l’amica d’infanzia di Simba.
Tra i due nasce una storia d’amore, che porta il nostro protagonista a tornare a casa e a scontrarsi con lo zio, che riesce a sconfiggere. Torna così la luce sulle Terre del Branco.
Questa la trama (molto in sintesi) del Re Leone, dove non mancano tanti personaggi interessanti: dallo stesso Simba passando per Scar, Mufasa, Rafiki e molti altri. Non stupisce che siano stati diversi i remake realizzati nel corso degli anni. Scopriamo qualcosa di più.
Il Re Leone a Broadway
Il Re Leone è uno dei musical di Broadway di maggiore successo. Perché andare a vederlo? Prima di tutto per la scelta stessa di un genere teatrale capace di racchiudere arte, talento e quel qualcosa in più che si chiama magia.
Un’esperienza che vede cultura e intrattenimento andare di pari passo, in una delle città più belle e iconiche del mondo. Un’occasione da non perdere per chi si reca nella Grande Mela per lavoro o in occasione di una vacanza, ancora di più se si hanno bimbi al seguito.
Il pubblico è piuttosto variegato: adulti, bambini, nonni, ragazzi. L’atmosfera è unica, l’adattamento collaudato da oltre vent’anni e sempre attuale, in linea con i tempi moderni.
La trama non è forse all’insegna di valori quali rispetto per l’ambiente, amicizia, amore? Lo svolgimento scorre piacevole e fluido.
Lo spettacolo va in scena presso il Minskoff Theatre, una delle strutture più belle del distretto dei teatri di New York. Un impianto relativamente recente e in ottime condizioni. Inaugurato nel 1973, vanta ben 1600 posti.
Meglio comunque prenotare per tempo, vista la notevole richiesta in qualsiasi periodo dell’anno.
Il live action prodotto dalla Disney
Il live action del Re Leone risale al 2019 ed è di alto livello: non teme quindi il confronto con la pellicola originale.
Il suo tratto distintivo? Il realismo impareggiabile di ogni inquadratura, una sorta di shot-for-shot iperrealistico, come l’hanno definito i critici.
Se i fotogrammi sono identici a quelli della versione originale, l’effetto visivo ricorda quello di un documentario o dei film di azione.
I personaggi sono interamente realizzati attraverso la computer grafica, senza alcuna figura umana.
Sotto questo punto di vista è un live action piuttosto anomalo, a fronte di un utilizzo sapiente degli effetti speciali. Non a caso durante i Golden Globe è stato candidato nella categoria “film di animazione”.
Il risultato è una sbalorditiva riproduzione del mondo animale e della sua intrinseca realtà. Merito degli sviluppi del settore negli ultimi anni.
Non da meno la musica che nella versione italiana ha visto il coinvolgimento di due interpreti di eccezione per quanto riguarda le canzoni: Marco Mengoni presta la sua voce a Simba mentre Elisa a Nala. Il Re Leone non perde la sua anima più autentica.