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Un attimo tra un sorriso e un fiore. Berthe Morisot, la pittrice impressonista a Torino

Berthe Morisot, Eugène Manet all’isola di Wight, 1875, Olio su tela, Parigi, Musée Marmottan Monet
Berthe Morisot, Eugène Manet all’isola di Wight, 1875, Olio su tela, Parigi, Musée Marmottan Monet
Rappresentare con grazia gli elementi di natura a realtà. Cogliere la fugacia dell’attimo tra un sorriso e un fiore. Tra un qui e un’ora in cui la luce irradia i volti e le pennellate colgono la fragilità dell’esistenza. Con l’obiettivo di mostrare il legame tra Morisot e la sua poetica del movimento, in occasione dell’anno internazionalmente dedicato all’Impressionismo, la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino presenta, dal 16 ottobre 2024 al 9 marzo 2025, la mostra “Berthe Morisot. Pittrice impressionista”; un’esposizione, a cura di Maria Teresa Benedetti e Giulia Perin, che intende celebrare la storia e il percorso artistico dell’unica donna tra i fondatori del movimento impressionista.  

Grande interprete della Nouvelle Peinture, Morisot, dopo un periodo di formazione a Parigi, nel 1868 conobbe Édouard Manet il più importante artista del suo tempo — con il quale instaurò una profonda amicizia e relazione professionale, tant’è che i due artisti si influenzarono stilisticamente a vicenda e Manet la scelse anche come musa per alcuni dei suoi dipinti.  

Qualche anno dopo, nel 1874, Berthe sposò il fratello di Édouard, Eugène, entrando così di diritto nella famiglia. Indipendentemente dalla presenza del patron del gruppo impressionista, Morisot continua a vivere intensamente la propria vicenda creativa, avendo un ruolo importante nella storia del movimento, anche grazie alla partecipazione di sette delle otto mostre impressioniste che si sono tenute dal 1874 al 1886 (unica assenza nel 1879 per la nascita della figlia Julie).  

Berthe Morisot, Ragazza sdraiata, 1893, Olio su tela, Musée FAMM, Mougins, The Levett Collection

Attraverso una selezione di circa 50 opere tra celebri dipinti, disegni e incisioni, provenienti da prestigiose istituzioni pubbliche tra cui, oltre al Musée Marmottan Monet di Parigi, il Musée d’Orsay di Parigi, il Musée des Beaux-Arts di Pau, il Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid, il Musée d’Ixelles di Bruxelles, l’Institut National d’Histoire de l’Art (INHA) di Parigi, e importanti collezioni private la mostra ripercorre la vita e carriera di Berthe Morisot, dai suoi esordi connessi al sodalizio artistico e umano con Édouard Manet, fino alla piena adesione alla poetica impressionista . 

La luce, protagonista indiscussa della produzione di Morisot, avvolge e irradia la superficie delle opere attraverso pennellate brillanti, raggiungendo la massima espressione nelle scene en plein air, sempre caratterizzate da atmosfere vibranti e cromaticamente intense 

Il percorso espositivo si sviluppa in quattro sezioni tematiche dedicate ai principali soggetti protagonisti della produzione di Morisot – sfera familiare, ritratti femminili colti in situazioni di intimità o nel brillio della vita sociale, luoghi all’aperto con un focus su paesaggi e giardini e figure nel verde – e racconta il suo stile leggero, talvolta sorprendentemente ellittico e moderno. A queste sezioni, si affianca inoltre una sala dedicata ad un’importante raccolta di opere su carta di Berthe Morisot provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi, fondamentali come i dipinti per ripercorrere le tappe del suo percorso creativo. 

Berthe Morisot, Bambina con bambola (Interno di cottage),1886, Olio su tela, Musée d’Ixelle

Ad arricchire il percorso espositivo è l’intervento di Stefano Arienti intitolato l’Intruso: ideato e realizzato in stretta collaborazione con le curatrici della mostra, il contributo di Arienti si sviluppa lungo tutto il percorso espositivo, utilizzando una varietà di elementi per immaginare un contesto e un’ambientazione inedita delle opere dell’artista che arricchisce l’esperienza dei visitatori; all’interno delle sezioni della mostra, infatti, Arienti utilizza materiali differenti come ritratti di Morisot rivisitati, elementi olfattivi, nastri di stoffa in raso e organza, carte da parati, oggetti dell’epoca, per fare da sfondo ai meravigliosi e ariosi dipinti dell’artista impressionista. Questo approccio riflette appieno la poetica di Arienti, che spesso si serve di immagini ed elementi molto riconoscibili per manipolarli e rielaborarli in modi nuovi e significativi.  

Una mostra dunque che rivela, secondo diverse, inedite e approfondite prospettive, come Morrisot immortalasse nelle sue opere istanti fugaci e intensi. Attimi in cui le pennellate spiritose, soffiate qui e là quasi a caso, hanno prodotto un risultato raffinato, intenso e affascinante. Quella raffinatezza in cui la luce irradia i volti e le pennellate l’essenza dell’esistenza umana. 

 

 

Berthe Morisot
Pittrice impressionista
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
16 ottobre 2024 – 9 marzo 2025 


Con il sostegno eccezionale del Musée Marmottan Monet di Parigi
a cura di Maria Teresa Benedetti e Giulia Perin
Display di Stefano Arienti a cura di Chiara Bertola 

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