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Nella Master Week di Sotheby’s (5-11 febbraio 2025), a prendersi la scena è la Master Paintings Part I del 6 febbraio, nel cui catalogo spiccano i dipinti di Rubens, Raffello, Tintoretto e non solo.
Tra i contrasti più eccitanti che il mercato dell’arte mette in scena c’è sicuramente la settimana in cui tra i vertiginosi grattacieli di Manhattan i protagonisti diventano i maestri antichi, le cui opere giungono da un passato mai polveroso, sempre affascinante. Sono gli old master che le major del mercato secondario propongono in vendita in una fitta serie di aste, una dopo l’altra, nel cuore della Grande Mela. Undici, per la precisione, gli incanti che Sotheby’s propone dal 5 all’11 febbraio. Su questi spicca la Master Paintings Part I, in programma il 6 febbraio e punta di diamante della Master Week.
Tra i lotti più interessanti si nota immediatamente una forte componente italiana, che si concretizza in particolare in un dipinto che Raffaello realizzò quando aveva appena vent’anni: Saint Mary Magdalene (stima 2-3 milioni di dollari). Parte di una pala d’altare portatile ora smembrata, l’opera raffigura la santa con tratta tenero, familiare, che riflette la destinazione privata dell’opera. Se del pannello centrale si sono perse le tracce, l’altro pannello laterale, raffigurante Santa Caterina d’Alessandria, oggi alla Galleria Nazionale delle Marche, Urbino. Giusto per rimarcare la qualità museale del lotto. Una piccola curiosità: un’impronta del pittore è evidente sul verso del pennello, lasciata con un po’ di vernice rimasta sulle mani del pittore.
Parlano italiano anche due dei ritratti più preziosi tra quelli che si scorgono nel catalogo. Uno di questi rappresenta uno dei capolavoro di Bernardino de’ Conti, pittore tra i più importanti dell’ambito milanese ai tempi di Leonardo, tanto che l’opera fu inizialmente attribuito proprio a lui: Portrait of an Elegantly-Attired Noblewoman in Profile (stima 2-3 milioni di euro). Oltre all’elegante profilo, distante e regale, del soggetto, è la trama del suo vestito a creare una texture preziosa e ipnotica. Il secondo è Portrait of a Young Man Wearing a Fur-Lined Cloak (stima 800 mila – 1,2 milioni di dollari) di Tintoretto, che raffigura il soggetto quasi a grandezza naturale. Un realismo che trova conferma nello sguardo dell’uomo, che pare interagire, come infastidito, con l’osservatore.
Per trovare i top lot assoluti dell’asta dobbiamo però uscire dai nostri confini. A guidare la vendita è infatti uno schizzo ad olio di Peter Paul Rubens, Annunciation, che il pittore usò come studio o modello per una pala d’altare oggi al Rubenshuis di Anversa, ex casa e laboratorio dell’artista. Qui la pennellata rapida e immediata partecipa al volteggiare di nuvole e abiti, i quali costruiscono un ambiente baroccheggiante e vibrante in cui si compie uno dei momenti fondanti dell’epica biblica. La stima? 4-6 milioni di dollari.
La stessa valutazione di Lighthouse II di John August Strindberg. Il drammaturgo, romanziere, poeta e saggista scandinavo ha realizzato nella sua carriera anche 100 dipinti circa, tra cui questo paesaggio che segna lo scarto che l’autore compì nei confronti del naturalismo, alludendo a un linguaggio più simbolista. Come evidenziato anche nel suo scritto Diario occulto, del 1900, nell’opera in questione Strindberg rappresenta il faro come elemento contraddittorio, segno di pericolo e salvezza al tempo stesso. Sentimento sublime pronto ad ammaliare tutti i buyers che avranno la fortuna di contenderselo tra poco più di una settimana.