
L’asta di Arredi e Dipinti antichi che Il Ponte ha tenuto a Milano dal 25 al 27 marzo 2025 si conclude con oltre 1,6 milioni euro di fatturato complessivo, con il 77% dei lotti venduti e una rivalutazione delle stime pari al 134%.
Top lot assoluto dell’incanto Vanitas con ventilabro di Scuola Castigliana della prima metà del XVII secolo, venduta per 256 mila euro, la cui complessità iconografica e la maestria esecutiva hanno sedotto collezionisti e studiosi. Nella sezione dedicata ai fondi oro si sono distinti la Madonna con Bambino tra San Giuliano l’Ospedaliere e Sant’Antonio Abate di Scuola Fiorentina (20 mila euro), l’opera Incoronazione della Vergine con Bambino attribuita a un maestro attivo tra Veneto ed Emilia (17.9 mila euro) e la Madonna in trono con Bambino e angeli musicanti di fine Cinquecento (17.9 mila euro).
Soggetti consolidati che ritornano anche nella produzione rinascimentale, dove risalta la Madonna con Bambino della bottega di Francesco Francia (28.1 mila euro). A chiudere i risultati più notevoli dell’incanto, almeno in ambito pittorico, la Santa Ingrid di Scuola Spagnola (17.9 mila euro) e la Flora riferita all’ambito di Giacinto Gimignani (15.3 mila euro).
Passando al settore arredi, le migliori aggiudicazioni spettano al piano in mosaico antico con il volto del Dio Bacco (51.2 mila euro), alla scatola in agata firmata da Alfredo Ravasco (21.7 mila euro) e all’elegante scrivania genovese del XVIII secolo (23 mila euro). Quanto ai manufatti d’arte spiccano le vendite del tappeto persiano Keshan Motashem di fine XIX secolo (17.9 mila euro), del gruppo scultoreo Riposo durante la fuga in Egitto della Bottega di Simon Troger (16.6 mila euro), dei candelabri in stile Impero (14 mila euro), del forziere giapponese in stile Momoyama (12.1 mila euro), dell’arazzo belga raffigurante scena galante in un bosco (10 mila euro) e del peculiare pettine francese con caratteri gotici (9.6 mila euro).

