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Ceroli Totale. Settant’anni di poesia plastica in mostra a Roma

Ceroli Totale, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea ® Alessandro Vasari Ceroli Totale, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea ® Alessandro Vasari
Ceroli Totale, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea ® Alessandro Vasari
Ceroli Totale, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea ® Alessandro Vasari
La GNAM di Roma rende omaggio a Mario Ceroli con una retrospettiva che attraversa settant’anni di ricerca artistica

Quando la materia e la memoria dialogano, nasce un tempo “totale”. È questo l’intento che anima la grande mostra dedicata a Mario Ceroli, “Ceroli Totale”, alle porte della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, con l’appoggio di Banca Ifis. Non è solo una retrospettiva, ma un’esperienza unitaria che intreccia memoria, sperimentazione e presente.

Dal 7 ottobre all’11 gennaio 2026, le dieci sale del museo si trasformeranno in un percorso denso, articolato, che attraversa la carriera dell’artista nato nel 1938. Oltre 20 le opere protagoniste: un mix fra pezzi noti e lavori mai esposti. Così La Cina (1966), Primavera (1968), Balcone (1966), La battaglia (1978) convergono con lavori meno conosciuti ma carichi di intensità come Sesto sensoLe chiacchiereTela di PenelopeArpa birmana.

 

Ceroli Totale, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea ® Alessandro Vasari
Ceroli Totale, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea ® Alessandro Vasari

L’allestimento è pensato come un racconto scenico: ogni scultura è “personaggio”, inserita in uno spazio che ne amplifica il valore narrativo. L’ingresso apre con Mangiafuoco (1990), un’opera realizzata con materiali riciclati — elemento da sempre caro a Ceroli — e simbolo di come l’artigianato poetico attraversi la sua visione artistica.

In occasione della mostra, Ceroli ha creato due opere site-specific: La grande quercia e Le ceneri. Esse non sono semplici aggiunte: si pongono come chiavi interpretative del tema della mostra, dialogando intensamente con il gesto e lo spazio. L’artista stesso ha definito l’allestimento “secco e semplice, con un sapore attuale”, frutto di una fusione fra ragione e sentimento.
La mostra non ignora il passato: rivela il ritorno di Composizione (1957–1958), una scultura in tronco inchiodato che segnò gli inizi pubblici di Ceroli e gli valse, già nel 1960, il Premio per la giovane scultura assegnato da Cesare Brandi, preludio al legame con la collezione della Galleria stessa.
Museo Ceroli
Le opere più intime della mostra richiamano la radice abruzzese di Ceroli: in Tela di Penelope si avverte il ricordo di una nonna tessitrice, con gesti quotidiani che si fanno simbolo. Arpa birmana rimanda a infanzia, suono, silenzio. Al tempo stesso, tele come Primavera evocano ambienti e paesaggio, e La battaglia rilegge in chiave contemporanea la celebre Battaglia di San Romano, trasformandola in un commento artistico dedicato anche alla memoria culturale (nel caso, la memoria di Pier Paolo Pasolini) — un intreccio fra storia italiana e vocazione visiva.

 

Ceroli Totale, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea ® Alessandro Vasari
Ceroli Totale, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea ® Alessandro Vasari

Secondo i curatori Renata Cristina Mazzantini e Cesare Biasini Selvaggi, “Ceroli Totale” non è solo la celebrazione di una carriera, bensì il rilancio di un pensiero artistico che si rinnova. Biasini Selvaggi definisce la mostra come un atto di “continuità immaginativa” che guarda al presente. L’iniziativa si inserisce nel programma “Artista alla GNAMC”, designando Ceroli come volto dell’arte per il 2025. Accanto all’esposizione, sono previste conferenze, laboratori e momenti di confronto con studenti e studiosi, per permettere un’immersione viva nella poetica ceroliana.

Fondamentale in questo rilancio è l’impegno di Banca Ifis, non solo come partner dell’evento, ma come soggetto attivo nella valorizzazione del patrimonio ceroliano: la banca ha acquisito un nucleo significativo di opere, contribuendo alla nascita del futuro Museo Ceroli e garantendo così la continuità e la fruizione pubblica del suo lavoro. Nel 2026 infatti si prevede l’apertura del Museo Ceroli, nella casa‑atelier dell’artista: spazio che ospiterà la collezione, con ambienti per la sperimentazione e per la formazione, promosso con la partnership di Banca Ifis.

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