
Curata da Demetrio Paparoni, Alberto Rocca ed Eike Schmidt, la grande mostra di Samorì è allestita anche a Napoli a Capodimonte
“Ho trovato la situazione ideale per raccogliere in una sorta di carotaggio trasversale vastissimo un numero di autori che rappresentano delle linee guida del mio fare da sempre”. Così Nicola Samorì racconta nella nostra intervista il suo incontro ravvicinato con la Pinacoteca Ambrosiana. L’occasione è la sua mostra Classical Collapse, qui allestita – oltre che al Museo e Real Bosco di Capodimonte – e curata da Demetrio Paparoni, Alberto Rocca ed Eike Schmidt.
Attraverso oltre cinquanta opere di Samorì, accostate a numerosi capolavori selezionati dalle collezioni dei due musei, la mostra metterà in scena “un intenso corpo a corpo tra la storia dell’arte e le sue riscritture. In un dialogo in cui il tempo cessa di essere confine e cornice, aprendo crepe che ne compromettono costantemente la leggibilità”.

“Il momento più esaltante del capitolo milanese”, aggiunge l’artista, “è rappresentato dal confronto, da una vicinanza – praticamente non invitato – a sedere alla destra del padre, che è Raffaello. Con un’opera che tutti conosciamo, il modello del cartone per la Scuola di Atene”.
Le mostre saranno visibili dal 28 novembre al 13 gennaio 2026 a Milan e dal 29 novembre al 1 marzo 2026 a Napoli. Noi avremo modo di approfondirle ampiamente: intanto vi anticipiamo immagini, video e l’intervista al protagonista…

















