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Le aste di primavera da Wannenes a Genova

ICONA RAFFIGURANTE "LA VERGINE DI VLADIMIR" CON RIZA IN ARGENTO DORATO, SMALTI E PERLINE, MOSCA, 1899-1908, ORAFO O. KURLIKOV tempera su tavola. cm 27,5x22 Stima € 10.000 - 15.000
ICONA RAFFIGURANTE "LA VERGINE DI VLADIMIR" CON RIZA IN ARGENTO DORATO, SMALTI E PERLINE, MOSCA, 1899-1908, ORAFO O. KURLIKOV tempera su tavola. cm 27,5x22 Stima € 10.000 - 15.000
ICONA RAFFIGURANTE “LA VERGINE DI VLADIMIR” CON RIZA IN ARGENTO DORATO, SMALTI E PERLINE, MOSCA, 1899-1908, ORAFO O. KURLIKOV
tempera su tavola.
cm 27,5×22
Stima € 10.000 – 15.000

La stagione primaverile 2016 di Wannenes inizia con la tradizionale asta di “Argenti, Avori, Icone e Oggetti d’Arte Russa” del 16 maggio, che, con un ampio e variegato catalogo, dimostra la forte vocazione internazionale del dipartimento.

Wannenes
GRANDE CENTROTAVOLA A FORMA DI VELIERO “NEF” IN ARGENTO, GERMANIA, INIZI DEL XX SECOLO
sulla base ovale a quattro piedini a tartaruga, il fusto a due delfini biansati regge il tre alberi dalle vele spiegate, la cui chiglia è decorata con scene di Nettuno; usure
Alt. cm 115, lung. cm 90; peso gr 7080
Stima € 18.000 – 22.000

Di grande impatto decorativo l’imponente centrotavola a forma di veliero (o “Nef”) in argento tedesco, degli inizi del XX secolo (alto 115 e lungo 90 centimetri, pesa e 7.080 grammi), con il fusto in forma di delfini che regge il tre alberi dalle vele spiegate: la chiglia è decorata con scene di Nettuno (lotto 47, stima 18.000 – 22.000 euro). Le Nef, in uso sin dal tardo medioevo, venivano eseguite in argento e talvolta in oro per celebrare la ricchezza dell’anfitrione, in forma di vascello o “caracca; utilizzate in tempi più recenti come decoro per tavole suntuose, tradizionalmente servivano a contenere le vivande destinate al padrone di casa (nel caso di Principi e Sovrani il loro uso si accompagnava ad un complicato protocollo).

Wannenes
SCALDINO IN ARGENTO, NAPOLI, 1744, ORAFO D. MANZONE
corpo ovoidale sagomato con scanalature verticali; coperchio traforato con arma araldica incisa, manico a doppia voluta contrapposta con la parte centrale in legno tornito; anima in metallo.
Alt. cm 20, larg. cm 25, prof. cm 15,5; peso gr 813
Stima € 5.000 – 6.000

Da segnalare poi lo scaldino in argento napoletano del 1744 realizzato dall’orafo Manzone, con corpo ovoidale sagomato con scanalature verticali e coperchio traforato con arma araldica incisa, il manico elegantemente mosso a doppia voluta (lotto 188, stima 5.000 – 6.000), ed una acquasantiera in avorio francese del XIX secolo firmata Legrain, decorata con la figura della Vergine con il Bambino che poggia i piedi sul globo (lotto 210, stima 1.500 – 1.800 euro). Un oggetto da Grand Tour è poi la placca in micromosaico romano dell’Ottocento raffigurante la Tomba di Cecilia Metella (lotto 147, stima 20.000 – 25.000 euro).

ACQUASANTIERA IN AVORIO, FRANCIA, XIX SECOLO, FIRMATA LEGRAIN la Vergine tiene con entrambe le braccia il Bambino che poggia i piedi sul globo; entrambi i capi sono incoronati.  alt. cm 16
ACQUASANTIERA IN AVORIO, FRANCIA, XIX SECOLO, FIRMATA LEGRAIN
la Vergine tiene con entrambe le braccia il Bambino che poggia i piedi sul globo; entrambi i capi sono incoronati.
alt. cm 16
MICROMOSAICO CON CORNICE IN LEGNO DORATO, ROMA, XIX SECOLO raffigurante la Tomba di Cecilia Metella. Alt. cm 33, larg. cm 41 (cornice cm 50,5x58) Stima € 20.000 - 25.000
MICROMOSAICO CON CORNICE IN LEGNO DORATO, ROMA, XIX SECOLO
raffigurante la Tomba di Cecilia Metella.
Alt. cm 33, larg. cm 41 (cornice cm 50,5×58)
Stima € 20.000 – 25.000

Per le icone si segnala l’esemplare rappresentante “La Vergine di Vladimir” con riza in argento dorato realizzata a Mosca tra il 1899 e il 1908 dall’orafo Kurlikov, che si impone per la sua domestica dolcezza (lotto 336, stima 10.000 – 15.000 euro): infine, per gli oggetti d’arte russa, un elegante “carnet de bal” in argento e smalti del 1890 circa proveniente da San Pietroburgo, di forma rettangolare e con decorazioni naturalistiche e la figura di Cupido (lotto 258, stima 400 – 600 euro).

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CARNET DE BAL IN ARGENTO E SMALTI, SAN PIETROBURGO, 1890
CIRCA
di forma rettangolare con decorazioni naturalistiche ed incisione raffigurante
Cupido.
Stima € 400 – 600

Nel catalogo delle ceramiche europee del 17 maggio troviamo una variegata scelta di opere tra XVI e XIX secolo. Molte le maioliche: tra tutte, si citerà l’interessante piatto di servizio a soggetto allegorico, uscito dalle fornaci pavesi dell’inizio del Settecento e decorato dal noto pittore Sirio Antonio Africa, artista emblematico di questa produzione ceramica, con la rappresentazione di “Ercole e la Virtù” (lotto 403, stima 1.900 – 2.200 euro), e la bella raccolta di maioliche novesi, tra cui una rara serie di vassoi-centrotavola.

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PIATTO DI SERVIZIO IN MAIOLICA POLICROMA, FORNACE PAVESE, CIRCA 1720
ovale e con falda a rilievo, decorato con la rappresentazione di “Ercole e la Virtù.
Segnatura del pittore Africa
lung. cm 32, alt. cm 2
Stima € 1.900 – 2.200

Il nucleo della vendita è costituito da una raffinata collezione privata di vetri, per la quasi totalità boemi, realizzati nell’impero austro-ungarico a partire dal secondo quarto del diciannovesimo secolo: si tratta di un campionario affascinante delle grandi capacità artistiche e tecniche dei vetrai di questo periodo (a cominciare da quel Friedrich Egermann, sassone di origine ma boemo di formazione, così importante per la storia del vetro ottocentesco in Europa).

Sono boccali, bicchieri, flaconi ed oggetti di decorazione in cristallo, spesso decorati con i colori vivaci che si mettevano a punto a partire dall’inizio del diciannovesimo secolo: le forme sono robuste, quasi scultoree, grazie alle possibilità di intaglio e modellazione offerte da questo materiale, e sono non di rado completate da incisioni di rara bellezza e qualità. È certo il loro grande impatto decorativo a fare di questi vetri l’oggetto di un collezionismo attento in Italia e all’estero.

Wannenes
COPPA IN CRISTALLO MOLATO A FONDO ROSSO,
FORNACE BOEMA, CIRCA 1830
decorata con medaglioni incisi con simboli e iscrizioni; minime usure
alt. cm 20, 2, diam. cm 10
Stima € 550 – 750

Un bell’esempio è rappresentato dalla coppa in cristallo molato a fondo rosso, decorata con medaglioni incisi con simboli e iscrizioni (lotto 500, stima 550-750 euro).
Sfogliando il catalogo di arredi e di arti decorative antiche, che conclude le tornate di vendita del 17 maggio, si attraversano quattro secoli di storia dell’arte, dal Quattrocento al Settecento: per il XV secolo è da segnalare un’ancona lignea realizzata da un intagliatore lombardo, con ante mobili dipinte da un pittore lombardo d’aria alpina, affascinante per il tono accostante e familiare con cui presenta alla contemplazione del fedele un trittico di presenze sacre tutto al femminile: costituisce un’importante e inedito esempio di manufatto altaristico di secondo Quattrocento, e coniuga scultura e pittura e cadenze tardo gotiche a decisi accenti rinascimentali, con notevole grazia e piena padronanza formale (lotto 760, stima 10.000 – 15.000 euro).

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INTAGLIATORE E PITTORE LOMBARDI
DEL XV SECOLO
Madonna in trono con Bambino, Santa Caterina d’Alessandria, Santa Barbara, Dio Padre e Annunciazione
Ancona lignea ad ante mobili
Alt. cm 144, larg. cm 50 (aperta cm 100), prof. cm 53
Stima € 10.000 – 15.000

Tra le cose cinquecentesche spicca un intenso bronzo attributo a Guglielmo della Porta che ritrae papa Paolo III Farnese in età avanzata, tra il 1546-47: la sua traduzione in marmo bianco di Carrara, mischio e alabastro giallo è al Museo Nazionale di Capodimonte a Napoli, dove sono conservati altri due ritratti simili (lotto 837, stima 20.000 – 30.000 euro).

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GUGLIELMO DELLA PORTA (attr. a)
Busto di Papa Paolo III Farnese
Bronzo a patina scura
Alt. cm 39, larg. cm 20, prof. cm 13,5
Stima € 20.000 – 30.000

Infine, un importante ed elegante piano in commesso di pietre dure e di aspri di Sicilia, denuncia la sua origine di sofisticato “memento” del Grand Tour per la presenza di una iscrizione che illustra le provenienze delle pietre: databile all’ultimo quarto del Settecento (lotto 1125), è stimato tra i 10.000 ed i 15.000 euro.

Wannenes
PIANO IN MARMI DIVERSI
ULTIMO QUARTO DEL XVIII SECOLO
campionario di pietre dure e diaspri di Sicilia, con iscrizione dettagliata delle zone di provenienza incisa
su lamina di metallo dorato, alloggia entro cornice in legno ebanizzato su supporto gradinato
Alt. cm 48, larg. cm 64
Stima € 10.000 – 15.000

 

Aste | 16 /17 MAGGIO 2016

Palazzo del Melograno
Piazza Campetto 2, Genova

Esposizione | 12-15 maggio 2016

Palazzo del Melograno
Piazza Campetto 2, Genova

10.00 – 13.00 | 15.00 – 19.00

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