Print Friendly and PDF

La magnifica imprevedibilità degli Old Master. I risultati di Bertolami Fine Arts

BERTOLAMI FINE ARTS PITTORE CARAVAGGESCO FRANCESE DELLA PRIMA METÀ DEL XVII SECOLO Profeti Uno di una coppia di dipinti olio su tela, 100 x 80 cm Venduti a € 50.000

schermata-2018-05-03-alle-17-18-13-590x448

Alta epoca, Cinquecento e pittura caravaggesca: i protagonisti dell’asta di arte antica di Bertolami Fine Arts a Roma dello scorso 16 maggio

«Un andamento diverso da quello che aveva caratterizzato l’asta invernale, d’altra parte con il mercato dell’arte antica oramai è così, ogni vendita è un racconto a sé stante, con esiti imprevedibili e a volte sorprendenti» Luca Bortolotti, nuovo responsabile del dipartimento di arte antica di Bertolami Fine Arts, commenta così i risultati della seconda asta del suo mandato, costruita puntando su una drastica riduzione del numero dei lotti e una severa attenzione alla qualità della proposta.

«L’ottimo risultato dello sorso dicembre, al di sopra delle nostre aspettative in termini di fatturato, era stato realizzato vendendo molto bene pochi lotti. Ci era scappato anche un record e la sensazione che avevamo tratto era quella di un mercato divenuto oramai super elitario. Il 16 maggio, però, è andato in scena un altro copione: ancora una volta un fatturato superiore alle previsioni, ma ottenuto vendendo, a prezzi che solo in pochi casi hanno superato le stime, il 50% dei lotti, una percentuale di questi tempi decisamente alta per l’arte antica. Per ulteriore ironia della sorte, le gare più emozionanti hanno riguardato dei veri e propri outsider, pezzi che hanno disatteso ogni ragionevole pronostico del giorno prima. Ce n’è abbastanza per concludere che, se fossi un book maker, oggi come oggi mi guarderei bene dal mettere a libro scommesse su una vendita di dipinti antichi».

Tra le sorprese della giornata, l’accesa disputa per la conquista di un Santo Vescovo opera inedita di Gregorio Preti, fratello di Mattia. Stimato tra i 5.000 e i 7.000 euro il dipinto è stato aggiudicato a 37.500, una cifra insolitamente alta per l’autore.

BERTOLAMI FINE ARTS
GREGORIO PRETI
(Taverna, 1603 – Roma, 1672)
Santo Vescovo
Olio su tela, 93 x 130 cm

A completare l’effetto sorpresa, la vendita di alcuni esempi di quella pittura di genere – nature morte e battaglie – un tempo al centro dell’attenzione dei collezionisti e oggi spesso destinata a ingrossare le fila degli invenduti. Un contributo determinante per il buon esito dell’asta è arrivato dalla clientela internazionale, proveniente da Gran Bretagna, USA, Russia, Francia, Belgio, Germania e Portogallo e interessata anche alla pittura italiana.
Tra gli highlight dell’asta passati di mano -confermando i pronostici- hanno fatto la parte del leone l’alta epoca, il Cinquecento e la pittura caravaggesca:

BERTOLAMI FINE ARTS NICCOLÒ DI SER SOZZO (Siena, notizie dal 1336 – 15 giugno 1363), attr. Santo Stefano Tempera su tavola, 56,5x33,5 cm Rara tavola centinata su fondo oro, di qualità elevatissima, raffigurante il protomartire Stefano a mezza figura, in sontuosa dalmatica minutamente descritta. L’opera è attribuita a Niccolò di Ser Sozzo. Artista di cultura raffinata e aggiornatissima che fu tra i protagonisti della scena artistica senese nei decenni centrali del XIV secolo.Venduta a € 53.125
NICCOLÒ DI SER SOZZO
(Siena, notizie dal 1336 – 15 giugno 1363), attr.
Santo Stefano
Tempera su tavola, 56,5×33,5 cm
Rara tavola centinata su fondo oro, di qualità elevatissima, raffigurante il protomartire Stefano a mezza figura, in sontuosa dalmatica minutamente descritta. L’opera è attribuita a Niccolò di Ser Sozzo. Artista di cultura raffinata e aggiornatissima che fu tra i protagonisti della scena artistica senese nei decenni centrali del XIV secolo.Venduta a € 53.125
BERTOLAMI FINE ARTS
PIETRO GRAMMORSEO
(1490 ca. – Casale Monferrato, ante 1531)
Santi Gregorio Magno e Stefano protomartire
Tempera grassa su tavola e aureole in lamina d’oro, 126×52 cm
Una formidabile tavola dei primi decenni del ‘500 venduta a 87.500 euro. L’autore è con largo margine di certezza Pietro Grammorseo, pittore di origine fiamminga attivo dal 1521 in area piemontese. Le rare, bellissime opere di Grammorseo a noi pervenute sono per lo più musealizzate. Quella di BFA è uno degli sportelli laterali di un polittico smembrato e in parte disperso. Con l’altro sportello, presente nella collezione del Musée des Beaux-Arts di Besançon, rappresenta l’opera più antica dello scarno catalogo del pittore ed è pertanto di fondamentale importanza ai fini della ricostruzione della sua ancora misteriosa carriera.
BERTOLAMI FINE ARTS
BONIFACIO DE’ PITATI detto BONIFACIO VERONESE
(Verona, 1487 – Venezia, 1553) E AIUTI
Sacra Famiglia con i Santi Gerolamo, Antonio da Padova e Caterina d’Alessandria
Olio su tavola, 75×120 cm
Veronese di nascita, Bonifacio de’ Pitati seppe ritagliarsi un ruolo da protagonista sulla scena artistica della Serenissima, a quel tempo dominata dal genio di Tiziano e popolata da artisti di fulgido talento. La chiave di un successo subito coronato da prestigiose committenze pubbliche va ricercata nelle sue doti di eccezionale colorista e paesaggista. La Sacra Conversazione posta in vendita da Bertolami Fine Arts è passata di mano per 42.500 euro
BERTOLAMI FINE ARTS
TOMMASO SALINI (Roma c. 1575 – 1625), attr. (o MAESTRO DI BARANELLO?)
Apollo o Allegoria della Musica
Olio su tela, 130×98,5 cm
Un bellissimo dipinto in cerca d’autore venduto a 81.250 euro. Il superbo Apollo coronato di alloro, con la viola da braccio nella mano sinistra, l’archetto nella destra e, ai piedi, uno spartito musicale accartocciato, è da anni al centro dell’interesse degli studiosi. La sua lunga e complessa storia attributiva lo ha alla fine collocato nel catalogo del misterioso Tommaso Salini, attribuzione peraltro subito messa in discussione da quanti lo vorrebbero invece accreditare all’ancora più misterioso Maestro di Baranello. La citazione dell’Ares Ludovisi, che sembra evidente nella posa della figura, consente di datare il dipinto dopo il 1621-22, data del ritrovamento del capolavoro della statuaria romana, una datazione in perfetta linea con le sue caratteristiche stilistiche. Il suo controverso autore appare infatti capace di costruire un’opera di elegante respiro classico in cui l’uso di luci e ombre è però ancora memore dell’impegnativa lezione di Caravaggio.
BERTOLAMI FINE ARTS
CERCHIA DI MICHELANGELO MERISI DETTO CARAVAGGIO
(Milano, 1571 – Porto Ercole, 1610)
I giocatori di carte (I bari)
Olio su tela, 117×150 cm
La copia dei Bari di Caravaggio posta in vendita da Bertolami Fine Arts non era una copia qualsiasi. Acquistata nel 1952 a Parigi dal collezionista italiano Luigi Lancellotti, fu definita da Roberto Longhi la più bella tra le tante repliche in circolazione del capolavoro caravaggesco. Tutto porta a pensare che questa tela di altissima qualità sia frutto di una conoscenza diretta del prototipo e che la sua esecuzione sia da collocare nella stretta cerchia del maestro entro il primo decennio del XVII secolo. È stata venduta a € 25.000
BERTOLAMI FINE ARTS
LUCA GIORDANO
(Napoli, 1634 – 1705),
Andromeda da Perseo 
Coppia di dipinti, olio su tela, 125×60 cm
Due superbe tele, da ricondurre alla piena maturità spagnola di Luca Giordano, negli anni conclusivi del XVII secolo, vendute a € 50.000 euro
I soggetti dei dipinti, che costituivano un pendant, erano tratti dal quarto libro delle Metamorfosi di Ovidio e focalizzavano i temi universali dell’amore, della fedeltà e del tradimento. Nella prima tela, Perseo che libera Andromeda dalla tirannia del mostro marino, coronando le sue aspirazioni amorose; nella seconda, Apollo che informa Vulcano dell’adulterio compiuto dalla moglie Venere con Marte.
BERTOLAMI FINE ARTS
LUCA GIORDANO
(Napoli, 1634 – 1705),
 Apollo nella fucina di Vulcano
Coppia di dipinti, olio su tela, 125×60 cm

 

BERTOLAMI FINE ARTS
PITTORE CARAVAGGESCO FRANCESE DELLA PRIMA METÀ DEL XVII SECOLO
Profeti
Uno di una coppia di dipinti olio su tela, 100 x 80 cm
Venduti a € 50.000
BERTOLAMI FINE ARTS
IMPERIALE GRAMATICA
(Roma, 1599 – 1634)
Tre figure allegoriche
Olio su tela, 120 x 160 cm
Venduto a € 33.750
GASPER VAN WITTEL (Amersfoort, 1653 – Roma, 1736) Veduta di Ronciglione Olio su tela, 61,5x75 cm Spettacolare Veduta di Ronciglione eseguita da Gasper van Wittel intorno al 1720. È passata di mano per 75.000 euro.
GASPER VAN WITTEL
(Amersfoort, 1653 – Roma, 1736)
Veduta di Ronciglione
Olio su tela, 61,5×75 cm
Spettacolare Veduta di Ronciglione eseguita da Gasper van Wittel intorno al 1720. È passata di mano per 75.000 euro.

Commenta con Facebook

leave a reply