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Van der Weyden? No, Metsys. Il Getty di Los Angeles acquista lo straordinario Cristo come l’uomo dei dolori

Quentin Metsys, Christ as the Man of Sorrows, 1520-30 (particolare) Quentin Metsys, Christ as the Man of Sorrows, 1520-30 (particolare)
Quentin Metsys, Christ as the Man of Sorrows, 1520-30 (particolare)
Metsys, Christ as the Man of Sorrows, 1520-30 (particolare)

Alla fine del XIX secolo il dipinto era erroneamente stato attribuito all’olandese van der Weyden. Per secoli il Metsys, sconosciuto agli storici, è rimasto celato in una collezione privata

Rogier van der Weyden o Quentin Metsys? Quale direttore di museo non vorrebbe trovarsi davanti a questo dilemma, davanti a un dipinto che decide di acquisire alle proprie collezioni? Dopo decenni di diatribe critiche, nel 2016 gli esperti hanno convenuto sull’attribuzione: il Cristo come l’uomo dei dolori in questione, databile fra il 1520 e il 1530, celato per secoli in una collezione privata e sconosciuto agli storici, è opera di Metsys. E come tale l’ha acquistato – non sono noti i dettagli economici, trattandosi di una vendita privata – il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, spesso al centro delle cronache per le restituzioni di opere classiche ottenute per vie poco confessabili, ora per questa prestigiosa acquisizione. Alla fine del XIX secolo, il dipinto era dunque erroneamente stato attribuito all’olandese van der Weyden. “Metsys ha combinato la specificità tardomedievale, ancora significativa all’inizio del XVI secolo, con una nuova enfasi sull’umanità di Cristo”, ha commentato l’italiano Davide Gasparotto, senior curator of paintings al Getty Museum.

http://www.getty.edu/

Quentin Metsys, Christ as the Man of Sorrows, 1520-30
Quentin Metsys, Christ as the Man of Sorrows, 1520-30

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