L’incendio dello scorso aprile alla cattedrale di Notre-Dame di Parigi potrebbe essere dovuto a una sigaretta spenta male oppure a un cortocircuito.
Sono passati due mesi dalla catastrofe che ha visto bruciare la Cattedrale risalente al XII secolo, Patrimonio dell’Unesco, con 12 milioni i turisti che l’hanno visitata ogni anno. L’incendio devastante ha avvolto la Cattedrale parigina provocando danni irreparabili.
Le uniche a salvarsi? Le statue di rame rimosse pochi giorni prima proprio in occasione dell’enorme operazione di restauro prevista dal progetto di rinnovamento della guglia. Le sedici sculture in rame -raffiguranti Gesù, i dodici apostoli e i simboli degli evangelisti- erano state rimosse solo tre giorni prima con una spettacolare operazione per mezzo di una gru.
Ecco quanto emerge dai primi elementi dell’inchiesta preliminare della procura di Parigi, che scarta la pista di origine dolosa o criminale. Secondo i risultati dell’inchiesta preliminare appena conclusa a Parigi, “nessun elemento” permette dunque di avvalorare l’ipotesi di origine dolosa o criminale nell’inchiesta sull’incendio che ha sfigurato una parte della cattedrale di Notre-Dame. Tra le cause possibili, la Procura di Parigi conferma la possibilità di un problema al sistema elettrico oppure di una sigaretta spenta male. Finita l’inchiesta preliminare, la procura affida ora il proseguimento delle indagini a tre magistrati che dispongono di maggiori prerogative ai fini dell’inchiesta.