Per chi avesse perso il film su Leonardo Da Vinci o volesse rivedere le 12 puntate de La vera natura di Caravaggio di Tomaso Montanari senza attendere che le ripropongano sulle reti, può andare alla pagina di Rai Play dedicata ai Grandi Pittori: Leonardo e Caravaggio sono solo due fra gli artisti trattati nei 37 documentari e film, trasmessi sui canali Rai e catalogati da Rai Play sotto questo titolo.
Nel documentario dello storico dell’arte Antonio Paolucci, Nel raggio di Piero della Francesca, andato in onda su Rai5, vediamo le splendide vie, edifici e chiese di Borgo San Sepolcro, in provincia di Arezzo, la piccola città d’origine dell’artista“dove nulla è cambiato rispetto a 500 anni fa; persino il campanile della Chiesa della Collegiata, che Piero ritraeva sempre sullo sfondo dei suoi dipinti”, spiega Paolucci. Insieme a quelle del borgo toscano, nel documentario vediamo le immagini ravvicinate delle principali opere di Piero della Francesca: la Madonna della Misericordia, la Resurrezione di Cristo, la Madonna del parto.
Fra le altre chicche della pagina di Rai Play, c’è la puntata di Art Night andata in onda su Rai5 e dedicata ad Amedeo Modigliani, l’artista che fa nascere e morire un genere pittorico unico, come dicono gli esperti interrogati sulla figura di Modì.Di nuovo per Art Night è possibile rivedere la puntata dedicata a Tintoretto. Si può, invece, ascoltare lo storico dell’arteTomaso Montanari, oltre che nelle 12 puntate dedicate a Caravaggio,nelle tre dal titolo I silenzi di Vermeer, andate in onda su Rai5; e nelle quattro puntate di Velázquez. L’ombra della vita, serie dedicata al grande pittore spagnolo e trasmessa anch’essa da Rai5. Un altro gigante della pittura, in questo caso contemporanea,viene raccontato nel documentario Umberto Boccioni. L’ansia del nuovo, realizzato in occasione della mostra del 2016 a Palazzo Reale a Milano.
Andando più indietro nel tempo, precisamente nel 1977, troviamo le tre puntate dello sceneggiato Ligabue, basato su un libro in versi di Cesare Zavattini e interpretato da un indimenticabile Flavio Bucci; e, ancora più indietro,i tre episodi del docu-filmVita di Michelangelo, del 1964, con Gian Maria Volonté nei panni dell’artista rinascimentale.