A Rovereto le opere di Carlo Benvenuto in dialogo con tre capolavori di Giorgio de Chirico, Giorgio Morandi e Renato Guttuso, provenienti dalle Collezioni del Mart
“Osservati nella loro fissità, questi soggetti divengono paradossali negazioni dell’effimero, equilibrio che rasserena il rischio della catastrofe”. Così il direttore del Mart Gianfranco Maraniello parla dell’opera di Carlo Benvenuto, tra i migliori artisti della generazione emersa all’inizio del Millennio, protagonista della mostra dell’estate che segna la ripartenza del museo di Rovereto. Una raffinata e spaesante metafisica del quotidiano testimoniata dalle sessanta opere in mostra dal 27 giugno fino al 18 ottobre 2020. In dialogo con tre capolavori di Giorgio de Chirico, Giorgio Morandi e Renato Guttuso, provenienti dalle Collezioni del Mart. “Uno straordinario progetto all’insegna dell’arte come necessario ‘autoritratto’ dell’artista”, recita la presentazione.
Ma l’estate del Mart si struttura ulteriormente con diversi Focus di approfondimento delle collezioni permanenti. Veri e propri approfondimenti pensati per esplorare le radici dell’arte italiana moderna e contemporanea, i movimenti storici internazionali, le nuove emergenze. Ne sono previsti sui temi “Ardengo Soffici. Incontro di Dante e Beatrice”, “Omaggio a Claudia Gian Ferrari” e “After Monet. Il Pittorialismo nelle Collezioni del Mart”.
E sono in programma anche diversi Progetti outdoor, con l’arte che invade gli spazi esterni del Mart e dialoga con l’iconica architettura contemporanea. Nel Giardino delle Sculture arrivano quindi i “branchi di cani” di Velasco Vitali. A cura di Denis Isaia e Emanuele Montibeller, il progetto – in collaborazione con Arte Sella – si articola in una doppia esposizione: al Mart fino all’11 aprile 2021, e a Castel Ivano dal 12 luglio al 13 settembre del prossimo anno.