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Universi surreali. Il Codex di Luigi Serafini sbarca in terra francese

Luigi Serafini Luigi Serafini, Genesis. Huile sur toile, 2019
Luigi Serafini
Luigi Serafini, Genesis. Huile sur toile, 2019

Viaggio all’interno del Codex Seraphinianus. L’universo surrealista di Luigi Serafini prende vita a Le CRAC Occitanie (Sète, Francia), dove fino al 3 gennaio 2021 sarà allestita una versione 3D della celebre enciclopedia.

Un alfabeto criptato fatto di libere associazioni di suoni e immagini, un mondo a metà tra surrealismo e Beat Generation, una wunderkammer grafica. Il Codex Seraphinianus è questo e molto altro ancora, una sintesi di mondi reali e immaginari, animali e vegetali, sogni e realtà.

Nato nel 1981 dalla mente visionaria di Luigi Serafini, architetto per formazione ma la cui attività ha spaziato negli ambiti più differenti, e pubblicato da Franco Maria Ricci, il Codex è subito diventato un best seller mondiale, che continua tutt’ora a essere ristampato.

Gli strani esseri che si alternano sulle pagine del codice sono diventati delle vere e proprie icone della cultura contemporanea, tanto che quello sulla copertina di “Collezione di sabbia” di Calvino (1984) altro non è che il famoso pesce occhio di Serafini.

Per rapportarsi a questo capolavoro serve un’apertura mentale non convenzionale, che sappia agire tramite giochi di parole e visivi, con cui cogliere i riferimenti a Joyce, Proust, alla contemporaneità dei social network e alla lingua troubadour, basata su gesti e parole in sostituzione della parola.

Luigi Serafini
Planche du Codex Seraphinianus, 2013; La dernière apparition du Poisson d’Avril, 2001; Planche du Codex Seraphinianus, 2013

Le CRAC Occitanie ha deciso di rendere omaggio a questo mondo con Sur terre et sur mer avec le Codex Seraphinianus, una mostra che non si limita a celebrare il genio di Serafini ma che arriva addirittura a dargli vita. Per la prima volta in Francia, il contenuto del libro è presentato al pubblico in tre dimensioni.

Tre le sale in cui il percorso si articola. La prima è dedicata al mare, popolato da sirene, carpe e da un tonno tagliato a metà che troneggia su un altare, creatura iconica dell’immaginario serafiniano. Si passa poi a un ambiente dedicato alle tavole del Codex, in cui sono raccolti disegni originali e una grande tela dipinta che da uno spaccato del mondo organico e meccanico dell’autore. La terza stanza è infine incentrata sul tema della terra, che prende il via da una scultura di donna-carota, moderna Proserpina sdraiata su un letto di terra e vegetali.

Per l’occasione, Luigi Serafini dialoga con la memoria sotterranea e sottomarina di Sète, che gli ricorda Gaeta, Roma e certe regioni d’Italia che con la cittadina francese condividono la presenza dalla lingua d’Oc.

Informazioni utili 

Luigi Serafini. Sur terre et sur mer avec le Codex Seraphinianus

10 ottobre 2020 – 3 gennaio 2021

Le CRAC Occitanie, Sète (Francia)

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