Il fotografo Paolo Roversi apre le porte del suo studio parigino a Sotheby’s. La casa d’aste ha così l’opportunità di presentare un prezioso incanto di 70 lotti, esitati online dall’1 al 9 luglio a Parigi.
«Quando chiudo la porta del mio studio, lascio fuori tutto ciò che è logico, tutto ciò che è razionale, tutto ciò che è tecnico. Lascio entrare solo sogni, poesia e immaginazione» diceva Paolo Roversi. Dovremmo dunque diventare poesia anche noi, perché finalmente le porte del suo studio parigino si aprono al pubblico.
Non c’è occasione migliore della settimana della moda di Parigi per immergersi nello luogo di creazione di uno dei fotografi di moda più celebri di sempre. Un fine interprete della moda capace di creare atmosfere dalla forte carica emotiva. É dal 1981 che Roversi lavora sulle rive della Senna senza che nessuno abbia mai avuto accesso al suo studio.
Qui negli anni ha collaborato con Christian Dior, Giorgio Armani, Valentino, Yves Saint Laurent, Alberta Ferretti, Hermes, Pomellato, Givenchy, Guerlain, Comme des Garçons e Yohji Yamamoto.
A permettere questa storica apertura è Sotheby’s, che porta in asta 70 lotti della sua collezione personale, arricchita dei suoi ritratti più famosi, di macchine fotografiche, di rari libri e stampe.
L’asta di Sotheby’s, online dall’1 al 9 luglio, celebra non solo il gusto di Paolo Roversi per la bellezza, l’eleganza e la raffinatezza, ma anche la sua ammirazione per alcuni dei suoi coetanei più illustri, tra cui Richard Avedon, Robert Frank, Irving Penn e Diane Arbus.
Qui una selezione degli highlights dell’asta.