“Il figliol prodigo” di Mattia Preti e “San Domenico resuscita il giovane Napoleone Orsini” di Bernardo Daddi spiccano tra gli italiani nel catalogo di Old Masters e XIX Century di Artcurial. Asta a Parigi il 23 marzo
Da giovedì 3 a martedì 8 marzo 2022 la sede milanese di Artcurial presenta in anteprima una mostra di 20 opere, tra dipinti su tavola e altri supporti e bozzetti, provenienti dal catalogo della prossima asta del dipartimento di Old Masters e XIX Century che si terrà a Parigi il 23 marzo 2022.
La selezione va dal XIV al XVIII secolo circa e include “Il figliol prodigo” di Mattia Preti (Taverna, 1613 – La Valletta), olio su tela stimato tra i 300.000 e i 500.000 euro di provenienza italiana. La tela è costruita in due parti. Quella di destra ripercorre la scena biblica mente a sinistra si vede un ragazzino con in mano un paio di scarpe col tacco rosso e due membri della casa paterna. Il ritorno del figliol prodigo è un’allegoria del perdono e un’illustrazione dell’immancabile amore filiale. I tacchi rossi sono spesso associati al potere e rafforzano l’idea che, nonostante i suoi vagabondaggi, il figlio che ritorna è in grado di diventare il futuro patriarca. Il tema del ritorno del figliol prodigo ricorre regolarmente nell’opera di Preti. Il pittore ha realizzato tele di grandi formati che raffigurano questo tema con molte figure a figura intera (come gli esempi a Le Mans, Museo di Tessé o a Napoli al Museo di Capodimonte), prima di realizzare dipinti con un numero limitato di figure a mezzo busto, tornando all’inquadratura e all’esempio diretto e profondamente umano di Caravaggio.
Altro artista italiano protagonista di questa selezione è Bernardo Daddi (Firenze, verso 1290 – 1348), importante pittore prerinascimentale, documentato a Firenze nella prima metà del Trecento, ha lavorato nelle maestranze a seguito di Giotto. L’opera presentata in mostra è una tavola raffigurante “San Domenico resuscita il giovane Napoleone Orsini” dipinta a uovo su fondo oro e arrecante un sigillo in cera rossa sul retro, stimata tra i 200 000 e i 300 000 €. Il pannello era probabilmente parte di una pala, in parte perduta, citata nel 1338 nella chiesa dei frati predicatori di Firenze, Santa Maria Novella, e raffigurante tre santi domenicani, di cui si conservano attualmente solo quattro scene della predella a Poznan presso il Museo nazionale, una all’Università di Yale, Collezione Jarves, a Parigi, Museo delle Arti Decorative e al Berlino Staatliche Museen, Gemaldegalerie.
Tra i maestri italiani la mostra include inoltre Giuseppe Maria Crespi (Bologna, 1665 – 1747) detto “Lo spagnolo” con il dipinto “La pianista e i suoi ammiratori”, Bernardino Campi (Reggio Emilia, 1520 – 1591) con quello che è stato definito il ritratto di Ippolita Gonzaga, Andrea di Niccolò (Siena, 1440 circa – 1514) con una tempera su tavola “Allegoria della speranza”, Bernardino Licinio (Venezia, 1489 – 1565) con il ritratto su supporto ligneo di una giovane veneziana, Boccaccio Boccaccino (Ferrara, 1460 circa – Cremona, 1525) con uno studio a sanguigna de “La nascita della Vergine”, e due attribuzioni: il “Ritratto di uomo che tiene un libro”, olio su rame associato a Lavinia Fontana (Bologna, 1552 – Roma, 1614), stimato 8.000-12.000€ e la “Scena dell’harem” che si pensa essere di Francesco Guardi (Venezia, 1712 – 1793) stimata 40.000-60.000€.
Non mancano poi i grandi maestri della storia dell’arte moderna europea, come lo spagnolo Bartolomeo Esteban Murillo (Siviglia, 1617 – 1682) con uno “Studio di Sant’Antonio da Padova” a matita nera (stima 150.000-200.000€), e Peter Brueghel il Giovane (Bruxelles, 1564 circa – Anversa, 1637/38) con un olio su rovere dal titolo “La trappola per uccelli” (stima 100.000-150.000€).
Il catalogo dell’asta è ricchissimo. Si apre con una serie di ritratti e dalla collezione di Edmonde Charles-Roux “Une vision enchantée de l’Orient” con alcuni esempi di Jean-Baptiste Vanmour. Già al lotto 15 si trova il top lot assoluto del catalogo, Il cestino di fragole di bosco di Siméon Chardin, proveniente dalla collezione Marcille proposto con stima a richiesta (ma dovrebbe aggirarsi tra i €12-15 milioni). Esposta dall’artista al Salone del 1761, riscoperto da François-André o Eudoxe Marcille un secolo dopo, prima di scomparire dalla vista del pubblico sino alle retrospettive dedicate all’artista organizzate a Parigi nel XX secolo, questa piccola tela è diventata nel mentre un’icona dell’arte occidentale, combinando una composizione di sublime semplicità geometrica con un’eccezionale qualità esecutiva. QUI un approfondimento sull’opera.
DIPINTI ANTICHI
Esposizione da Artcurial in Italia:
Giovedì 3 marzo – Martedì 8 marzo 2022
Lunedì – Sabato, 10.00 – 19.00
Domenica chiuso
Corso Venezia 22
20121 Milano
Asta a Parigi il 23 marzo 2022