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Per aspera ad astra. Toystellers, il libro sul collezionismo di giocattoli che è esso stesso oggetto da collezione

Trivella spaziale Fabianplastica copia 2

 

Un esemplare di Big Jim vestito da cowboy con un coccodrillo. Dalla collezione di Federico Ghiso

Quando avevo 18 anni mia madre ha buttato via tutto. Anzi, ha regalato a mio cugino che aveva 10 anni di meno…tutti i miei giocattoli. Collezionavo soldatini, mezzi da sbarco, carrarmatini della Dinky Toys, mezzi spaziali di Ufo Shado, 007…mia madre ha regalato tutto, compreso il Subbuteo. Allora cosa ho fatto? Da lì è partita la scintilla. Ho iniziato a ricomprarli”.

Questa è la storia di Roberto Ballandi e della sua passione per il mondo dei giocattoli, oggi in veste di rinomato collezionista. I pupazzi, le action figure, i soldatini che entrano a far parte della sua raccolta sono tutti, secondo un detto americano “mint in the box”, ovvero come nuovi, completi di scatola originale in perfette condizioni. Così come li trovava quando, da bambino, li andava a comprare nei vari negozi di Milano, tra cui lo storico e ormai chiuso Cagnoni di Corso Vercelli, dove gli venne regalato dalla zia un carrarmato Tigre 1 della Solido che possiede ancora oggi: “Quello che so è che lui me lo porterò dietro finché campo” racconta Ballandi, una delle varie “voci” presenti nel libro in tiratura limitata “T O Y S T E L L E R S. Storie di giocattoli, collezioni e collezionisti”, a cura di Federico Ghiso.

Mister Muscolo e Mister Mostro (con evidenti segni di combattimento) della Harbert. Dalla collezione di Federico Ghiso

Tra gli altri toystellers presentanti all’interno del volume c’è Fabrizio Fontanella, che a Venezia ha dato vita al Museo Venice Vintage Toys – Creature di Gomma, in cui è raccolta la sua sterminata collezione di oltre 6000 pupazzi di gomma. Tra i pezzi esposti ce n’è uno a cui Fontanella è particolarmente affezionato, ovvero un Paperino della Ledraplastic, azienda specializzata nella produzione di giocattoli in plastica fondata nel 1963 da Aquilino Cosani e ancora oggi in attività. Racconta Fontanella:

Ho sempre amato il collezionare. Ma il mio collezionare non è solo l’adrenalina della caccia all’oggetto. Ho sempre amato andare a fondo sulla storia e sull’emozione legata a ogni singolo oggetto. Ecco, il fattore emozionale è proprio ciò che vedo sul volto delle persone che visitano il Museo. Quasi tutti mi mostrano cosa avevano loro da piccoli…e che senza venire qui si sarebbero scordati”.

Fondatore di un altro Museo dedicato al giocattolo è Francesco Ristori, presidente del Florence Toy Museum, anche autore di “Robot Fever”, libro dedicato ai robot giapponesi che invasero la sua fantasia come quella di milioni di altri bambini negli anni ’80.

Un esemplare di Trivella Atomica Spaziale della Fabianplastica. Dalla collezione di Francesco Ristori

E poi ancora si racconta Federico Piccinini, il più grande collezionista al mondo di Mego della Harbert: Supereroi, Tex, Amico Jackson, Happy Days e Star Trek sono solo alcune delle linee di giocattoli lanciate negli anni dall’azienda milanese prima che questa venisse rilevata dal Gruppo Giochi Preziosi. Il declino della Harbert fece seguito a quello dell’americana Mego, travolta dall’inaspettato successo della saga di Star Wars, i cui diritti per la produzione erano stati acquisiti da una piccola concorrente, la Kenner Products, che, introducendo un nuovo formato di produzione delle sue action figure (3 pollici e mezzo contro gli 8/12 della Mego), rivoluzionò il mercato.

Ne parla in “Toystellers” Fabrizio Modina, collezionista, curatore di mostre e massimo esperto della galassia di Star Wars. Poi Fabrizio De Angelis, che “conosce così bene Big Jim – giocattolo della Mattel dalle sembianze umane e contraddistinto da arti snodabili, lanciato negli anni ’70 prima in America e poi in Europa e Italia, dove ebbe enorme successo [ndr] – che potrebbe scriverne un libro”. Per concludere con Andrea Piccaluga, Campione del Mondo di Subbuteo nel 1978 e protagonista di un tour promozionale su suolo inglese che lo vide raggiungere 18 città in 20 giorni e sfidare centinaia di ragazzi come lui, e con Tommaso Consortini, autore di “Press Play on 80s” e gestore di un gruppo social che raccoglie quasi 10.000 fan dei Master of the Universe, fenomeno di massa sbarcato in Italia all’inizio degli anni ’80.

L’Inghilterra con cui Andrea Piccaluga si laureò campione del mondo di Subbuteo nel 1978

Di professione pubblicitario, l’autore Federico Ghiso, collezionista in prima persona, ha realizzato con questo volume un vero e proprio oggetto di culto che testimonia la sua passione travolgente verso il mondo dei giocattoli che oggi definiremmo “vintage”. Ad accompagnarci alla scoperta di questa impresa editoriale – più di 250 pagine rilegate a mano e oltre 300 immagini dai colori sgargianti – ci sono poi le parole di chi, come Angelica Busato,  sui giocattoli ha scritto una tesi di laurea e di chi, come Luigi e Fabrizio, ha fondato a Roma un luogo che permette a chiunque lo desideri di riprendersi la propria infanzia, Toyssimi. Infine, un bambino, Tommaso Signorini.

Nell’introduzione del libro Ghiso fa riferimento al lancio della sonda Voyager, avvenuto alle 4 e 16 minuti del 5 settembre 1977 dalla base NASA di Cape Canaveral, Houston, destinazione sconosciuta. Carl Sagan, scienziato e astronomo americano, fece inserire al suo interno un disco d’oro contenente una raccolta delle migliori cose capaci di rappresentare il nostro pianeta: dalla quinta sintonia di Beethoven fino al suono del vento tra i rami di una quercia. Sulla plancia anteriore del Voyager venne incisa la scritta beneagurante “Per aspera ad astra”. Scrive Ghiso:

Questo libro – come una sorta di disco d’oro cartaceo – raccoglie il meglio dei miei giocattoli, della mia passione e della mia felicità nel giocarci quand’ero piccolo e nel cercarli e collezionarli da grande. Nel libro, oltre alla mia, sono raccolte altre storie di giocattoli, collezioni e collezionisti, come traccia corale di questa folle e stupenda passione”.

Un vero e proprio messaggio d’amore rivolto al futuro.

Pubblicità di alcuni dei World’s Greatest Super Hero della Mego, distribuiti in Italia dalla Baravelli

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