Tanti volti e altrettante storie nell’asta che Sotheby’s dedica al mondo della ritrattistica. La vendita, intitolata Face to Face, è in programma a Londra il 27 giugno 2023.
Un’attesa iniziata nella primavera del 2020 vede la sua conclusione nell’estate del 2023. Più di 3 anni dopo la National Portrait Gallery di Londra riapre le sue porte, momentaneamente chiuse per il restauro e sistemazione dell’edificio. Un evento che è di certo tra i più interessante dell’estate londinese, almeno in ambito culturale. Tanto che anche altre istituzioni artistiche si preparano a celebrarlo. O a sfruttarne la scia. Tra queste c’è Sotheby’s, che celebra il genere della ritrattistica con una serie di mostre ed eventi.
Con un volto e poco più, d’altronde, si può veramente dire molto. Sulla persona ritratta: chi è, cosa pensa, cosa fa, cosa ha fatto, cosa ha intenzione di fare, da dove proviene, cosa rappresenta. E così via. Ma un ritratto offre, più o meno indirettamente, uno sguardo sul contesto in cui il soggetto vive o ha vissuto, uno spaccato di storia e cultura che supera la mera figura ritratta.
Così la casa d’aste ha pensato di racchiudere alcuni ritratti in un catalogo dedicato – Face to Face – e venderli il 27 giugno 2023 insieme alle vendite serali Modern & Contemporary e Now. Tra le opere all’asta spicca un bronzo dipinto di Alberto Giacometti ispirato all’antica scultura egizia e greca, un autoritratto di Leonor Fini dal fascino Old Masters, un dipinto di Kerry James Marshall che presenta una visione contemporanea della ritrattistica e un ritratto di Angela Merkel di Elizabeth Peyton, esposto qualche anno fa alla National Portrait Gallery.
Alberto Giacometti
Buste de Diego au col roulé, 1951
Stima 4-6 milioni di sterline
Concepita nel 1951 e fusa come scultura unica, Buste de Diego au col roulé raffigura uno dei modelli più ricorrente di Giacometti: suo fratello, lo scultore Diego. Raro esemplare di bronzo dipinto, l’opera vanta una storia espositiva illustre e una provenienza eccezionale, essendo stata originariamente conservata nella collezione di Aimé Maeght, che l’ha acquistata direttamente da Giacometti, e successivamente ereditata dal figlio, Adrien Maeght (presidente della Fondazione Marguerite e Aimé Maeght nel sud della Francia), prima di essere acquisita da Jan Krugier, uno dei più celebri collezionisti e commercianti del XX secolo.
Quanto a Diego, fu lui il modello per la primissima scultura di Alberto nel 1914. Dal 1930 in poi lavorò anche come assistente di studio di Giacometti. Buste de Diego au col roulé, in particolare, evidenzia sia la radicale economia di mezzi in cui operava Giacometti, sia la forte influenza che la scultura egizia e greca ebbe sull’artista.
Leonor Fini
Autoportrait au turban rouge, 1938-41
Stima 400-600 mila sterline
Autoportrait au turban rouge, realizzato tra la metà e la fine degli anni ’30, riflette alcuni capolavori antichi, come in particolare Man in Red Turban di Jan van Eyck del 1433, conservato nella collezione permanente della National Gallery di Londra. Lo stile classico viene però rimaneggiato secondo il tipico stile surrealista di Leonor Fini, la cui immaginazione racconta essere stata stimolata da una temporanea cecità che la colpì in adolescenza. Sono pochi gli autoritratti realizzati in carriera. Uno di questi, però, nel 2021 ha fatto registrare il suo record in asta proprio da Sotheby’s.
Kerry James Marshall
Untitled (Woman Looking Left), 2016
Stima 2.8-4.5 milioni di sterline
Il dipinto è un esempio perfetto della pratica di Kerry James Marshall, che attraverso l’arte esplora temi quali l’identità e la rappresentazione di soggetti neri nella storia della pittura. Su un vivido sfondo verde lime, una donna vestita con tessuti a motivi colorati guarda a sinistra, leggermente inclinata, come se fosse colta a metà di una conversazione. Catturando un anonimo momento di quotidianità, il dipinto esamina criticamente l’assenza di soggetti neri nel canone storico dell’arte occidentale, in particolare di quelli femminili.
Elizabeth Peyton
Angela, 2017
Stima 500-700 mila euro
L’Angela Merkel di Elizabeth Peyton guarda direttamente lo spettatore con uno sguardo rilassato e un sorriso gentile, quello di un leader politico che ha fatto del calore umano un tratto distintivo del suo stile. Già esposto nel 2019 alla National Portrait Gallery nella personale dedicata a Peyton, l’opera dettaglia un’immagine compassionevole e intima dell’ex cancelliere, con il volto illuminato da vari strati di vernice traslucida.