La Galleria Valeria Bella di Milano propone un nuovo viaggio nella storia dell’Italia del dopoguerra attraverso l’opera del maestro della fotografia Pepi Merisio. La mostra, intitolata Un mondo semplice, inaugurerà il prossimo 22 gennaio e presenterà le storie delle vite umili, realtà che Merisio conosceva e amava profondamente, immortalate nei suoi intensi scatti in bianco e nero.
Le fotografie di Merisio narrano, con profondità e sensibilità, un periodo di grandi trasformazioni. Con il suo sguardo umanista, riesce a rappresentare i contrasti del dopoguerra, il passaggio verso il boom economico e le conseguenti evoluzioni sociali. La sua indagine rimane costantemente legata al tema del lavoro: nonostante le trasformazioni avvenute in Italia e nel mondo, i lavoratori – soprattutto quelli legati alla terra – conservano i loro ritmi e rituali secolari.
Il fotografo cattura la fatica, il sudore e il legame profondo tra l’uomo e gli animali che lo affiancano, ma, soprattutto, sa cogliere e trasmettere la dignità del lavoro. Documenta anche la fatica delle donne, penetrando nelle case con delicatezza, come un ospite rispettoso, senza mai violarne l’intimità. Attraverso i suoi scatti, dà voce alla vita familiare, alle messe domenicali e alle osterie umili, ma piene di vita.
Merisio era affascinato dal lavoro, qualunque esso fosse. Non si limitava a documentare la vita tranquilla e rurale, ma esplorava anche le fabbriche, le miniere e la vita industriale degli operai, fondamenta di una società in rapida evoluzione. Dalla tranquillità delle campagne al caos delle città, ovunque si trovasse cercava e fotografava la forza umana: volti segnati dalla fatica, tutti accomunati dalla stessa fierezza.