Il restyiling del Fondaco dei Tedeschi a Venezia. DALLA RINASCENZA ALLA RINASCENTE
I difensori della bellezza e gli ultimi "lacchè" del consumo
LeggiEditoriali su critica dell’arte
I difensori della bellezza e gli ultimi "lacchè" del consumo
LeggiDalle serate dadaiste, attraverso l’informale gestuale, gli happenigs e gli eventi Fluxus fino alleséances del gruppo Gutai, il dettato avanguardistico ha cercato in tutti i modi di superare il gap che separa l’Arte dalla Vita, decretando così che l’arte deve essere uno strumento che ci aiuta…
LeggiTombe la neige, sul nostro tormentato paese, neige che ovatta e silenzia il melanconico stato d’animo che ci pervade tutti, rintronati di spread, di naufragi e di falò di pubbliche risorse. Debolmente allietati da gnometti della comunicazione che si inventano carteggi tra talentuosissimi frittellari…
Leggi2011. Anno di “(padiglioni) Italia da sconforto”, “poverismi” e “transavanguardie”, il 2011. La metafora artistica sembra aderire in modo del tutto calzante al sentire e al vivere comune peninsulare. Fra i festeggiamenti del 150° dall’Unità non ci siamo risparmiati nulla nel campo dell’arte,…
LeggiCome nel famoso film di Ridley Scott i cui protagonisti si sfidano lungo tutto l’arco dell’esistenza, così i nostri ABO e Germano Celant, un poco imbolsiti ma pugnacissimi, si sfidano a colpi di mostre. Dopo le celebrazioni dell’Arte Povera è Infatti l’ora della Trasanvanguardia che, per non…
LeggiEntrare in Triennale e vedere quella distesa di opere raramente riunite in così gran numero e completezza sia per artisti rappresentati che per arco di tempo interessato, praticamente dagli esordi ad oggi, è un po’ come immergesi in un’atmosfera da “formidabili quegli anni”. Erano quelli gli…
LeggiNon ci resta che reagire. Il virus plutocratico del marketing ha infettato l’organismo dell’arte contemporanea e a tale degenerazione si deve rispondere con un’opposizione reazionaria. Questa la tesi del rispettato intellectuel Jean Clair, già direttore del Musée Picasso di Parigi e conservatore…
LeggiGuardare Tobias Meyer danzare dallo scranno di battitore, boxando dolcemente con il pubblico ed i numerosi telefoni, colpire ogni alzata di mano con un diretto da centomila pounds il potenziale acquirente e raggiungere, rapidissimo, vette sorprendenti è una festa per gli occhi. E un interrogativo per…
Leggiho spento gia’ la luce son rimasto solo io e mi sento il mal di mare… (Dik Dik) ILLUMInazioni un beato cacchio, qui non si vede niente nel senso che la mostra centrale, quella ai giardini, nell’ex padiglione italiano per intenderci, è la solita babele cacofonica costituita da un’…
LeggiAndrò contro corrente, ma a me il Padiglione sgarbiano non dispiace. Lo dico prima dell’inaugurazione ufficiale della Biennale, con la riserva d’esser poi smentito dai fatti. Ma, anche se mal gestita, l’idea di fondo è buona. Come ormai saprete tutti, è stato chiesto a duecento personalità…
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