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Barocco dal Santo Sepolcro. L’immagine di Gerusalemme nelle Prealpi

11 aprile -1 giugno 2014, Lugano

Percorso
Chiesa di Santa Maria degli Angioli
piazza B. Luini
Galleria Canesso
piazza Riforma 2
Patio del Municipio
piazza Riforma 1
Museo Cantonale d’Arte
via Canova 10

La Galleria Canesso rende omaggio a Gerusalemme con un’esclusiva e inedita iniziativa espositiva dal titolo Barocco dal Santo SepolcroL’immagine di Gerusalemme nelle Prealpi.

Essa consiste in un ampio progetto, posto sotto il Patrocinio della Città di Lugano, ideato e promosso, con spirito di mecenatismo, da Maurizio Canesso. Il cuore della manifestazione è rappresentato da opere altamente simboliche, appartenenti al Tesoro d’arte di pertinenza della Custodia Francescana di Terra Santa, presenti a Lugano grazie a un’attività di ricerca, recupero, restauro e presentazione, operato attraverso un lavoro concertato di studiosi e restauratori, sostenuto totalmente dal titolare della Galleria e reso possibile grazie alla fiducia straordinaria a questi concessa dalla Custodia.

Ne discende il privilegio esclusivo di esporre sei maestose opere, cinque dipinti e un bassorilievo in argento, due delle quali provenienti direttamente dal Santo Sepolcro e per la prima volta esposte al pubblico in Occidente. Oltre all’eccezionalità della provenienza delle opere, l’irraggiamento dell’iniziativa implica nei suoi temi portanti un legame diretto con le terre prealpine.

Lugano, infatti, possiede un raro documento, due vedute topo-mimetiche affrescate attorno al 1530 in Santa Maria degli Angioli, paradigmatiche del ruolo culturale e di contatto tra Europa e Terra Santa garantito dai Francescani Minori così come del radicamento ai piedi delle Alpi ad esempio dei complessi devozionali dei Sacri Monti.

Il tema composito fa sì che la proposta della Galleria di estendere la mostra oltre i propri spazi sia stata accolta e dia vita concretamente a corollari molto importanti iscritti in un percorso ideale: il visitatore potrà partire dalla Chiesa di Santa Maria degli Angioli, ospitante le due colte testimonianze cartografiche; risale Via Nassa per giungere al cuore della mostra, rappresentato dalle opere presentate alla Galleria Canesso; subito accanto, nel Patio del Municipio, un allestimento di gigantografie fotografiche evocano Gerusalemme oggi nei suoi legami con il passato descritto nelle Lunette, e proseguendo sul filo della testimonianza fotografica si potrà ammirare al Museo Cantonale d’Arte la mostra, organizzata autonomamente dall’istituto, ma concepita in concomitanza dando spessore ulteriore all’evento, “Gerusalemme fotografata. Immagini dall’archivio dell’École biblique et archéologique française di Gerusalemme. 1870 – 1935”. In uno spirito di proficua collaborazione, questa iniziativa espositiva viene presentata alla stampa e al pubblico, in un’ottica di sinergia culturale, assieme all’importante mostra dedicata a Jean Arp – Osvaldo Licini che si tiene nello stesso periodo al Museo d’Arte di Lugano.

Paolo De Matteis, Resurrezione di Cristo,
olio su tela, 151,5 × 142 cm
Inserito in una preziosa cornice d’argento, il dipinto è stato concepito per una visione dal basso verso l’alto: infatti si trova normalmente issato sul fronte dell’Edicola del Santo Sepolcro di Gerusalemme. A Lugano viene eccezionalmente esposto al pubblico in Occidente per la prima volta. Grazie anche al restauro, che l’ha resa nuovamente leggibile, la tela è stata ricondotta con certezza dallo studioso Nicola Spinosa alla mano di uno dei protagonisti della pittura napoletana tardo barocca: Paolo De Matteis, databile tra fine Sei e inizio Settecento.

Manifattura De Blasio (attr.), Resurrezione di Cristo, 1736,
argento, 160 × 197 cm
Opera unica nel suo genere, questo bassorilievo non trova termini di confronto nell’argenteria coeva. La composizione è ispirata a modelli pittorici in linea con la tradizione di Luca Giordano e vicina alle soluzioni proposte da Paolo De Matteis e da Francesco Solimena nel corso del terzo e quarto decennio del XVIII secolo.

Maestro dell’Annuncio ai pastori, Adorazione dei pastori,
olio su tela, 127 × 148 cm
Dono della Spagna nel 1849 e a lungo conservato nel monastero di San Giovanni ad Ain Karem, il dipinto testimonia il momento di massima adesione del Maestro dell’Annuncio ai pastori al vigoroso e asciutto naturalismo di matrice caravaggesca sull’esempio di Jusepe de Ribera. L’opera è databile intorno al 1630.

 

Francesco De Mura, Elevazione della Croce,
olio su tela, 127 × 180 cm

 

Francesco De Mura, Cristo nel Giardino degli Ulivi,
olio su tela, 127 × 180 cm

 

Francesco De Mura e aiuti, Pietà,
olio su tela, 127 × 180 cm

I tre dipinti esposti in mostra fanno parte di una serie di tele, di cui solo 8 sono giunte fino a noi, commissionata nel 1730 a Francesco De Mura, illustre allievo di Francesco Solimena, allora all’apice del suo successo. Per la maggior parte di mano del maestro e, in alcuni casi, realizzate con la collaborazione di allievi, le opere raffigurano le storie della vita e della passione di Cristo e della vita della Vergine. L’Elevazione della Croce, come la Resurrezione di Cristo di Paolo De Matteis, è qui esposto per la prima volta al pubblico in Occidente.

Informazioni pratiche
Galleria Canesso Lugano
Piazza Riforma 2
6900 Lugano, Svizzera
Tel. +41 ₍0₎91 6828980
Barocco dal Santo Sepolcro.
L’immagine di Gerusalemme nelle Prealpi.
Dal 11 aprile al 1 giugno 2014
da martedì a domenica dalle 10.00
alle 17.00. Chiuso il lunedì
Ingresso libero
www.galleriacanesso.ch

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