Print Friendly and PDF

Giacomo Balla. Vita, luce e velocità alla Fondazione Ferrero

Giacomo Balla Dinamismo di un Cane al Guinzaglio, 1912 Fondazione Ferrero Alba Giacomo Balla Dinamismo di un Cane al Guinzaglio, 1912
Giacomo Balla Dinamismo di un Cane al Guinzaglio, 1912 Fondazione Ferrero Alba
Giacomo Balla, Dinamismo di un Cane al Guinzaglio, 1912

Fondazione Ferrero, Alba. Dal 29 ottobre 2016 al 27 febbraio 2017

Giacomo Balla è un fondamentale collegamento tra l’arte italiana e le avanguardie storiche. La Fondazione Ferrero lo omaggia con una grande retrospettiva. Dal realismo sociale alla tecnica divisionista. Dalle compenetrazioni iridescenti agli studi sulla luce, fino all’analisi del movimento e, infine, al futurismo.

Vita, luce e velocità sono le parole chiave della sua pittura. La voglia di sperimentare fu ciò che lo spinse verso l’arte. Un artista con il dono dell’intuizione. La scomposizione cromatica dell’artista torinese è sempre legata alla natura. Non è mai una scomposizione scientifica, fredda o analitica. Registra le metamorfosi dello spazio e del tempo. Passa dallo studio delle vibrazioni luminose proprie del Divisionismo alla rappresentazione sintetica del moto. Ritmi dinamici. L’oggetto rappresentato da Giacomo Balla è come se fosse compreso in un movimento intrinseco e cosmico contemporaneamente. Sulla tela dipinge lo sdoppiamento dell’immagine. Ciò che conta è dare la consistenza del muoversi. Come nel quadro Dinamismo di un cane al guinzaglio dove le zampe dell’animale sono raffigurate nelle loro innumerevoli posizioni di movimento. Uno spartiacque per la pittura contemporanea. L’eco della cronofotografia.

La mostra è divisa per sezioni. Tre momenti. Il primo è legato alla missione della Fondazione Ferrero – una missione a sfondo umanitario. Troviamo un Balla legato al mondo degli emarginati. Il mondo degli esclusi con cui sente una forte empatia. Questo periodo rappresenta un momento in cui l’artista torinese studia il taglio prospettico, gli scorci. Mette in contrapposizione zone di ombra e di luce. Evidenziando le figure di un mondo considerato lontano e fuori dalla società. C’è un passaggio da questo momento all’analisi della luce. Si apre il mondo delle Compenetrazioni iridescenti. Testimonianza capitale per documentare la sua ricerca sul colore, la vibrazione e la decorazione. I colori sono una dimensione di energia, di luce, di vitalità.

Dallo studio della luce si passa allo studio del dinamismo e allo studio dell’energia della velocità. Una sala costruita sul ritmo della bellezza della rapidità. Un ritmo che si accentua. Aumenta fino ad esplodere in una dimensione ulteriore. Dimensione allusiva di suoni, colori e rumori. Una dimensione ritmica.

La mostra si chiude con due dipinti. I Numeri Innamorati (1923) e il Bozzetto per “LTI” detto Il grande T (1923-24). Due quadri che chiudono la mostra ma, in realtà, rappresentano un’apertura verso una dimensione ulteriore. La dimensione dell’astrazione. La dimensione dei numeri che alludono ad un valore che va al di là della natura ma che è dentro alla natura stessa.

Giacomo Balla, La Pazza, 1905 Fondazione Ferrero Alba
Giacomo Balla, La Pazza, 1905
Giacomo Balla  Velocità astratta + rumore, 1913 Fondazione Ferrero Alba
Giacomo Balla
Velocità astratta + rumore, 1913
Giacomo Balla, Numeri innamorati, 1923 Fondazione Ferrero Alba
Giacomo Balla,
Numeri innamorati, 1923

Informazioni utili

Futur Balla

dal 29 ottobre 2016 al 27 febbraio 2017
Fondazione Ferrero
Via Vivaro 49 – 12051 Alba (CN)
www.fondazioneferrero.it

Commenta con Facebook

leave a reply

*