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Javier Marin al Labirinto di Franco Maria Ricci con le sue sculture monumentali

le imponenti sculture di Javier Marin al Labirinto di Franco Maria Ricci Javier Marin, Cabeza Roja (2008), Bronze, 234 × 294 × 165 cm.
le imponenti sculture di Javier Marin al Labirinto di Franco Maria Ricci
Javier Marín. Exposición: Terra. Palacio de Iturbide, México. 2015.

Javier Marin al Labirinto di Franco Maria Ricci con le sue sculture monumentali.

È Javier Marín il protagonista della grande mostra autunnale al Labirinto della Masone, che apre al pubblico domenica 1 ottobre.

Daidalos, questo il nome della mostra che consolida il legame fra la cultura messicana e Franco Maria Ricci. Un rapporto che nel corso degli anni ha dato innumerevoli frutti, dal recente volume Tesoro Mexicano alla mostra Sergio Hernández: Tres Pasiones, dedicata al famoso artista di Oaxaca.
Ora è giunto l’atteso momento dello sculture messicano Javier Marín, che con le opere esposte al Labirinto darà prova del suo importante contributo alla scultura contemporanea.

Le sculture di Marín sono state ammirate in decine di mostre personali in musei europei e americani. In Italia sono state viste a Milano, a Roma e a Torino, mentre Pietrasanta è stata scenario di un’esposizione costituita da creazioni monumentali. A partire dal 1 ottobre una l’artista messicano occuperà gli spazi del Labirinto della Masone con una selezione delle sue opere monumentali.

le imponenti sculture di Javier Marin al Labirinto di Franco Maria Ricci
Javier Marin, Cabeza Roja (2008), Bronze, 234 × 294 × 165 cm.

Al Labirinto avverrà un imprevedibile scambio tra le architetture d’ispirazione neoclassica del complesso della Masone e le creazioni plastiche, in bronzo, terracotta e altro, partorite dall’immaginazione e dalla manualità di Marín. Uno svettante cavaliere in bronzo, alto più di sette metri, accoglierà i visitatori all’ingresso, mentre nella corte centrale spiccherà Cabeza Roja, una monumentale testa femminile che mette in luce l’attenzione di Marín nei confronti del corpo umano, reale e metaforico.

La ricerca artistica di Marín ruota attorno all’uomo, attraverso l’approfondimento delle possibilità espressive di materie diverse. Come un moderno Dedalo (da qui il titolo della mostra) dà vita con le mani a corpi o oggetti previamente elaborati nella sua fucina mentale. Ogni creazione rappresenta la messa in opera di un progetto, ed è per questo che per Marín il processo è ancor più importante del prodotto. A ragione o a torto si è detto che il punto di partenza di Marín è l’arte barocca messicana: da lì sembra trarre le pose esasperate, la sensualità e il dinamismo che caratterizza ogni suo lavoro.

L’esposizione sarà corredata da una guida alla mostra, edita da Franco Maria Ricci e firmata da Giorgio Antei.

le imponenti sculture di Javier Marin al Labirinto di Franco Maria Ricci
Javier Marín. Torso de hombre marcado, 2008. Resina de poliéster con aserrín y cruz de bronce. 183x90x71 cm.

JAVIER MARIN Daidalos SCULTURE
Mostra a cura di Giorgio Antei e Fondazione Franco Maria Ricci
1 ottobre 2017 – 14 gennaio 2018 al Labirinto della Masone

Labirinto della Masone
Strada Masone 121
Fontanellato (PR)

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