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Affordable Art Fair 2019. Opere, stand, immagini. Le 10 cose da non mancare della fiera milanese

Malika Favre, Au Pas, 2018

Lose your self in art. Sei pronto a perderti nel mondo dell’arte contemporanea? Recita così lo slogan della IX edizione della fiera più pop di sempre che, dal 25 al 27 gennaio 2019, abita gli spazi milanesi di SuperStudio Più. Perchè pop? Perchè tutte le gallerie partecipanti -85 tra locali, nazionali e internazionali- espongono opere la cui stima è compresa tra i 500 e i 6.000 euro. Il format, lanciato per la prima volta nel 1999 al Battersea Park di Londra da Will Ramsay e attualmente presente in 10 città in tutto il mondo, mira a incentivare il nuovo collezionismo d’arte che, attraverso una selezione di artisti emergenti o affermati, sia accessibile ai più. Il clima è chiassoso, dinamico ed estremamente provocatorio: tele glitterate e statue erotiche, carlini blu ritratti in serie e immagini simbolo della nostra società dissacrate con ironia. Pittura, fotografia, scultura, installazioni e new media tra musica, cocktail e gli stand culinari di Temakinho e Sal de Riso.

Le novità:

Inaugurano l’edizione 2019 di Affordable Art Fair due progetti speciali dedicati rispettivamente all’illustrazione, con lo spazio “Illustrazioni Seriali” ideato da Chiara Pozzi -che presenta in particolare i lavori di Malika Favre, celebre disegnatrice per Vogue e New Yorker, e di Emilano Ponzi– e “Mediterranean Collection” a cura di Ludovica Cadario, una selezione esclusiva di sei gallerie tutte provenienti dall’area mediterranea, dal Portogallo all’Iran, con artisti come Aurora Kalemi, Emira Zenelaj e Màrio Macilau. Inoltre grazie a Wide VR saranno disponibili otto specialissime postazioni che, attraverso specifici apparecchi, permetteranno di vivere virtualmente la fiera.

La top-five della direttrice Manuela Porcu:

Tra gli oltre 100 artisti presentati in fiera, la giovanissima direttrice Manuela Porcu tiene particolarmente a segnalare cinque di questi da conoscere e cercare nei tre giorni dedicati ad Affordable Art Fair. Il primo è il coreano Yusun Jung (Bomnamu Art), artista fedele alla propria tradizione la quale è ripresa nello studio del mondo naturale attraverso l’utilizzo di pigmenti puri su foglia d’argento o carta coreana. Segue l’italiano Mauro Rolle (Gliacrobati), esponente della cultura punk e artista metropolitano dalle futuristiche visioni. La sua si definisce mail art e fa parte di quel filone che oggi viene etichettato come arte irregolare, o outsider art, attorno alla quale si raccolgono tutta una serie di artisti che operano al di fuori delle norme estetiche convenzionali, per intendersi quella senza pretese culturali o di riflessione che intendeva Jean Dubuffet. Si passa alla contemporaneità albenese con Yllka Gjollesha (Galeriakalo), giovanissima video artista classe 1985, la cui ricerca esplora gli universi silenziosi degli oggetti quotidiani, apparentemente insignificanti, muovendosi tra installazioni, performance e video arte. La fotografia trova, invece, il suo aedo in Richard Heeps (Bleach Box Photografy) che, in edizione limitata esclusivamente per Affordable Art Fair, presenta una serie dedicata alla città di Milano. A chiudere sono i gemelli Tvorogovy, Anton e Alexey, che inaugurano l’entrata della galleria Artis Gallery di Mosca nella rassegna milanese: una tecnica eccellente (acrilici su tela) e un soggetto ricorrente, il carlino, raffigurato in più colori e ripetuto ossessivamente.

La top-five di ArtsLife:

Studio Godot (Milano) | ArtsLife

 

Richard Heeps, Torre Velasca Time Lapse, Milan, 2018. Bleach Box Photography Gallery | ArtsLife

 

Ad’Opera (Firenze) | ArtsLife

 

Van Gogh Art Gallery (Madrid) | ArtsLife

 

Anna Astrom, Juca Claret (Madrid) | ArtsLife

 

Informazioni utili

Affordable Art Fair
dal 25 al 27 gennaio 2019
Superstudio Più, via Tortona 27
Milano

Sito web ufficiale

[Prima immagine: Malika Favre, Au Pas, 2018]

 

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