Domenica il mondo dell’arte ha perso uno dei suoi più celebri protagonisti, Christo Yavachev, noto come Christo. In coppia con la moglie Jeanne-Claude, scomparsa nel 2009, portava avanti un lungo progetto di Land Art ai quattro angoli del mondo. Un video, realizzato in occasione dell’Independent Curators International’s Leo Award ceremony nel 2010, ripercorre le opere più note e celebrate di un duo che ha sfidato ogni legge per mettere a frutto la propria arte.
Se nel paesaggio sul quale intervenivano non hanno lasciato alcun segno, documentando le opere temporanee con immagini e video, nel mondo dell’arte l’impronta rimarrà per sempre indelebile. Non solo: come i due hanno sempre dichiarato, l’arte di Christo e Jeanne-Claude continuerà anche dopo la morte di entrambi. Infatti, L’Arc de Triomphe Wrapped, il progetto concepito nel 1962 che mira ad impacchettare l’arco di Trionfo a Parigi, resta in corsa per il 18 settembre – 3 ottobre 2021.
Domenica 31 maggio Christo si è spento, per cause naturali, nella sua casa di New York. Quasi undici anni dopo la morte della compagna di vita Jeanne-Claude, avvenuta a seguito di una lunga malattia. In Italia, Christo aveva messo in scena uno degli ultimi progetti della coppia, Floating Piers, la passerella sul Lago d’Iseo che collegava Sulzano e Monte Isola con l’isoletta di San Paolo. In quasi cinquant’anni di carriera, tanti sono stati i paesaggi, urbani e non, trasformati in maniera radicale ma temporanea dal duo attraverso la tecnica dell'”impacchettamento”: dalla Kunsthalle di Berna, primo edificio imballato nel 1968 alle isole della baia di Biscayne a Miami nei primi anni ’80, passando per il Pont Neuf di Parigi nell’85.
“È così che lo immaginavi? Abbiamo fatto un buon lavoro?”, chiede Jeanne-Claude a Christo. “Un ottimo lavoro”, risponde lui, e l’abbraccia. Con questa immagine commovente si conclude il video realizzato da Antonio Ferrera in occasione dell’Independent Curators International’s Leo Award ceremony nel 2010.